"Al Condominni" poesia brillante in dialetto parmigiano di Bruno Pedraneschi,letta da Enrico Maletti

Estratto di un minuto del doppiaggio in dialetto parmigiano, realizzato nell'estate del 1996, tratto dal film "Ombre rosse" (1939) di John Ford. La voce di Ringo (John Wayne) è di Enrico Maletti


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lunedì 13 febbraio 2012

Da Gabriele Majo, direttore di www.stadiotardini.com riceviamo e pubblichiamo. Majo "prigioniero" per 2 ore alla stazione di Fidenza.


(Testo solo in italiano)
LA NEVE E’ FINITA, MA I DISAGI FERROVIARI CONTINUANO
(Foto di Gabriele Majo)
(Clicca sulle foto per ingrandirle)








A Fidenza soppresso un treno per Piacenza arrivato in stazione con due ore di ritardo, con i viaggiatori costretti a salire su un treno successivo, arrivato a propria volta 45’ circa rispetto al previsto. Stessa sorte per un treno diretto a Parma, più volte annunziato e poi misteriosamente cancellato… E i bagni della stazione sono fuori servizio da martedì scorso…


di Gabriele Majo, direttore responsabile di www.stadiotardini.com


Prigioniero a Fidenza. Stamani per circa due ore non c’è stata la possibilità di lasciare la città borghigiana per raggiungere il capoluogo di provincia. Stessa sorte per i convogli nella direzione opposta, alias per Piacenza, della disastrata tratta Milano-Bologna. Le precipitazioni nevose, se Dio vuole, sono terminate, ma non i disagi per i viaggiatori. Mentre aspettavo il primo treno utile per Parma (che dopo una lunga attesa avrei capito che sarebbe stato quello proveniente da
Salsomaggiore delle ore 12.40, arrivato a destinazione solo con un paio di minuti di ritardo sulla tabella di marcia) ho pensato bene di ingannare il tempo scattando qualche foto.

Ad esempio quella che documenta i servizi igienici che sono “tuttora” fuori servizio. “Tuttora” perché alcuni pendolari, giustamente piuttosto stizziti, mi hanno segnalato che sono in queste condizioni da martedì scorso. Cioè dai giorni del
grande freddo con le temperature scese sotto zero.

Ma da allora ad oggi le tubazioni ghiacciate dei bagni della stazionenon sono state riscaldate. Incrocio due signore dalla tipica “r” delle nostre parti, che mi specificano essere di Salso. Sono davanti alla porta del bagno chiuso e ridono per non piangere. E fanno riferimento a quei poveretti lì che mancano trovano il bagno aperto. Quei poveretti lì sono i
reduci del convoglio proveniente da Ancona e dato in arrivo alle 9.35 a Fidenza e giunto in stazione ben dopo le 11.

Alle 11.25, ancora, lo annunciano in partenza per Piacenza, quindi con poco meno di due ore di ritardo sulla tabella. Passa un altro quarto d’ora abbondante e viene soppresso. E sì, perché di lì a breve, c on un ritardo inferiore, ma pur sempre senza la doverosa puntualità, sarebbe arrivato il treno successivo, sempre con “destino” Piacenza. E dunque che cosa decide di fare la “procedura”? Sopprime il treno delle 9.35 (quello che nelle foto appare ghiacciato nelle ruote, e in tutte le parti “vitali” esterne, compresi i collegamenti da una carrozza all’altra) fa scendere tutti quanti i poveretti (quelli che mancano possono approfittare del bagno fuori servizio per ghiaccio) e impone loro di salire sulla “corsa successiva”. Dopo aver
assistito al travaso – la gente tutto sommato ha mantenuto la calma, senza dare in escandescenze – torno a pensare al mio di trasferimenti, quello verso Parma.

 La mia idea era quella di prendere il convoglio previsto per le
ore 11.15. Il bigliettaio mi avverte: “Guardi, prima di mezzogiorno non partiranno treni per Parma. Se vuole io le faccio il biglietto, se no torni dopo”. Già che ero lì decido di farlo lo stesso. Il treno in questione, poco dopo, viene annunciato con 30’ di ritardo. Mi va anche bene, dico io:
partirà alle 11.45, quindi anche prima di mezzogiorno… Passano 10’ e i 30’ minuti del teorico ritardo diventano 40’. Passa ancora un po’ di tempo e di quel treno fantasma sparisce ogni traccia dalle comunicazioni visive ed orali alle quali frequentemente eravamo invitati a fare riferimento dagli altoparlanti, essendo in corso, causa maltempo (con un bel sole
splendente!), il piano d’emergenza neve che prevede ci siano delle riduzioni nella circolazione con delle cancellazioni.

 E appunto il treno fantasma era stato cancellato, pur essendo prima in ritardo di 30’ o 40’. Per andare a Parma, dunque, il primo treno partito è stato quello delle 12.40 arrivato
alle 12.54 (anziché alle 12.52). Chi, invece, doveva procedere oltre verso Bologna poteva usufruire di quello delle 12.45, che però già aveva 15’ ritardo quando ho lasciato la città borghigiana. Chissà mai se è arrivato davvero o se pure quello è stato soppresso. In una bella giornata di sole, causa maltempo. Gabriele Majo (direttore responsabile www.stadiotardini.com )






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