"Al Condominni" poesia brillante in dialetto parmigiano di Bruno Pedraneschi,letta da Enrico Maletti

Estratto di un minuto del doppiaggio in dialetto parmigiano, realizzato nell'estate del 1996, tratto dal film "Ombre rosse" (1939) di John Ford. La voce di Ringo (John Wayne) è di Enrico Maletti


PARMAINDIALETTO Tv


Tgnèmmos vìsst
Al salùt pramzàn äd parmaindialetto.blogspot.com

“Parmaindialetto” è nato il 31 luglio del 2004. Quest’anno compie 16 anni

“Parmaindialetto” l’é nasù al 31 lùjj dal 2004. St’an’ al compìssa 16 an’

Per comunicare con "Parmaindialetto" e-mail parmaindialetto@gmail.com

L’ UNICA SEDE DI “Parmaindialetto” SI TROVA A PARMA ED E' STATO IDEATO DALLA FAMIGLIA MALETTI DI “PÄRMA”.







mercoledì 31 luglio 2019

RAFFAELE PISU AVEVA INIZIATO I PRIMI PASSI COME ATTORE NELLA COMPAGNIA DEL "SORBOLESE" MEMO BENASSI NEL 1947/49 PRIMA DI ENTRARE NELLA COMPAGNIA DEL TEATRO COMICO DELLA RAI.

Addio all'attore, comico e conduttore radiofonico e televisivo, Raffaele Pisu. Nato a Bologna il 24 maggio del 1925, Pisu si è spento nella notte nell'hospice di Castel San Pietro in provincia nel bolognese. Popolare nell'Italia del dopoguerra, Pisu ha partecipato a trasmissioni di grande successo degli anni Sessanta
Tgnèmmos vìsst

AUGURI A “ parmaindialetto.blogspot.com “ blog in Italiano e dialetto parmigiano che OGGI COMPIE 15 ANNI...

“Parmaindialetto” è nato il 31 luglio del 2004, per volontà di
CRISTINA CABASSA e ENRICO, MARCO e PIETRO MALETTI.
“Parmaindialetto” l’é nasù al 31 lùjj dal 2004. St’an’ al compìssa 15 an’.Per comunicare con "Parmaindialetto" e-mail parmaindialetto@gmail.com
L’ UNICA SEDE DI “Parmaindialetto” SI TROVA A PARMA “PÄRMA”
Tgnèmmos vìsst

lunedì 22 luglio 2019

In un sabato estivo “Stufgóz” (afoso), in giro per Parma

 Al mercato settimanale in piazzale dell'Annuciata abbiamo trovato il "Parmigianissimo" Gigèt Mistrali il “RE” dei melomani di Parma, che in dialetto parmigano ci ha detto "Anca incó a gh'é cäld bombén"

Tgnèmmos vìsst

domenica 21 luglio 2019

L'ÄCÄDEMIA DEL RÙMÄL, augura una splendida Domenica ed una settimana tranquilla a tutti. OGGI SARETE VOI A DARE LE RISPOSTE E SPERO POSSIATE PURE DIVERTIRVI.


MI SONO DIVERTITO A CONSULTARE LE PAGINE DEL 
D.E.B, Dizionario Etimologico Borghigiano

1° Cosa significa"a rübi"
ITAL) A josa; in gran quantità.

2° cos'è "na bäciarläda"
ITAL) Mazzata, bastonata, 
3° cos'è " èl cävdén"
ITAL) Capezzolo
4° cosa signifca "éssar darnì"
ITAL) Fiaccato, indolenzito.
5° cos'è un "éndäš"
ITAL) Uovo marcio...
6° che persona è quella definita "flati"
ITAL) Persona noiosa; tiratardi
7° cos'è "èl garbüž"
ITAL) Cavolo cappuccio
8° cosa significa "inungiäräs"
ITAL) Avvedersene, mangiare la foglia
9° cos'è la "lümen'na"
ITAL) Lucciola
10° il verbo "muchèr" cosa significa
ITAL) Soffiare il naso, smettere di parlare
11° cos'è "la näclensa"
ITAL) Inedia per mancanza di cibo
12° cos'è "la pämpùgna"
ITAL) Scarabeo...
13° che frutto è quello chiamato "ranglò"
ITAL) Varietà di susina turgida e tondeggiante
14° cosa significa "in spinculón"
ITAL) Penzoloni
15° cos'è "la schida"
ITAL) Scheggia
16° cosa significa "essr in täcäda"
ITAL) Abbigliamento elegante
17° quali e quanti significati diamo a "la vèccia"
ITAL) 1) Piatto tipico con cipolla e peperone. 2) fantoccio raffigurante una donna vecchia. 3) luminello; tremolio di luce provocato da un pezzo di vetro, sul quale si fanno riflettere i raggi del sole...
18° cos'è "èl vüdäžón" 
ITAL) Diritto di transito o di mettere piede attraverso terre di proprietà altrui.
19° chi è " 'na žmbiana" “ žimbiana”???
ITAL) Donna sciatta e ciabattona
20° cos'è "la brösca o brèsca"
ITAL) Favo smielato, asciutto
21 cos'è "un ruspäcén".?
ITAL) Vescicoletta ruvida e fastidiosa che si forma sulla lingua

Tgnèmmos vìsst

sabato 13 luglio 2019

OGGI, 13 luglio 2019 Sant. Enrico. Auguri a tutti gli Enrico. INCO, 13 lujj 2019 Sant. Enrico. Avguri a tutt còjj chi s’ ciàmon Enrico “Richén, Richètt, Rìco". PRATICA. Impariamo da questo Santo a non lasciarci assorbire completamente dagli affari terreni.

S. Enrico nacque nel 972 da Enrico, re di Baviera e da Gisela, figlia di Corrado re di Borgogna. Ebbe ottima indole, nobili sentimenti e rara virtù: qualità che fecero di lui un imperatore santo. 

Incoronato da Benedetto VIII il 22 febbraio del 1014, Enrico comprese quanto gli fosse necessaria la umiltà per non prevaricare; e la cercò e l'esercitò quindi in tutti i suoi atti. Era solito dire che Iddio voleva due cose da lui: la santificazione propria ed il benessere dei sudditi: programma che il glorioso monarca svolse lodevolmente in tutta la sua vita. 

Unitosi in matrimonio con S. Cunegonda, conservò nella vita coniugale la perfetta castità, tanto da poter dire, in fin di vita, ai genitori di lei: Io ve la rendo illibata come me la deste. 

S. Enrico per difendere la giustizia conculcata, ebbe anche a sostenere molte guerre, con le quali rese il suo nome sempre più temuto e rispettato. 

In esse riusciva sempre vittorioso: ma il santo re prima di attaccar battaglia pregava e faceva pregare i soldati. In questo modo potè scacciare dall'Italia i Greci che, alleati dei Turchi, minacciavano la stessa Roma. 

Eresse a sue spese molte cattedrali, fra cui quella di Bamberga, dedicata ai Ss. Pietro e Paolo, che fu consacrata dallo stesso Pontefice di Roma; restaurò molte chiese danneggiate dagli eretici, eresse sedi vescovili, fondò orfanotrofi. 

Il suo zelo si spinse tanto avanti da riuscire a convertire Stefano, re di Boemia, il quale a sua volta portò tutta quella nazione alla vera religione. 

In mezzo alle terrene grandezze, S. Enrico sentiva di non essere pienamente soddisfatto, perché bramava di servire unicamente a Dio. Per questo, essendo amico del beato Riccardo, abate di Verdun, fece istanze presso di lui per poter entrare nel suo monastero. Ma l'abate, vedendo il bene che il santo re faceva ai popoli, non glielo permise: e S. Enrico inchinò riverente il capo all'ubbidienza e tornò alla reggia. 

Anche nelle infermità S. Enrico benediceva Dio: così sopportò con esemplare rassegnazione la contrazione di una coscia che lo rese zoppo per tutta la vita. 

Circondato dai grandi dell'impero e da molti vescovi, santamente spirò in Grône il 13 luglio del 1024. 

Il suo corpo venne sepolto nella chiesa di Bamberga ed egli fu canonizzato da Eiigenio III nel 1145.

PRATICA. Impariamo da questo Santo a non lasciarci assorbire completamente dagli affari terreni, ma solleviamo spesso nostro pensiero al cielo, perché il Paradiso sarà la nostra vera patria. 

PREGHIERA. O Dio, che quest'oggi trasferisti il tuo beato confessore Enrico dal fastigio del terreno impero al regno eterno, ti supplichiamo umilmente che come tu, prevenendolo colla tua grazia, gli facesti superare le lusinghe del secolo, così faccia che noi resistiamo, a sua imitazione, alle attrattive del mondo e giungiamo a te con cuore puro.

Tgnèmmos vìsst

giovedì 11 luglio 2019

UN TOCCO DI PARMIGIANITA' alla seconda serata di "Borgosound 2019"

RINGRAZIO DI CUORE l'amico Fabrizio Pallini presidente dell'Associazione "I Nostri Borghi" e Marco Stocchi che ha condotto la seconda serata di "Borgosound 2019" per avermi invitato sabato sera 6 luglio sul palco di Pietra di Piazzale Salvo D'Acquisto, dove ho avuto il piacere di dare un momento di "PARMIGIANITA'" facendo tre interventi sul dialetto parmigiano, uno dei quali sulla storia delle vie di questo quartiere dove sono nato...Inoltre ho dedicato due poesie in dialetto all'AVIS provinciale e all'ANMIC.

Tgnèmmos vìsst

Cappuccino "La Bottega del Vapore" via Toscana 74 PARMA.



Tgnèmmos vìsst