"Al Condominni" poesia brillante in dialetto parmigiano di Bruno Pedraneschi,letta da Enrico Maletti

Estratto di un minuto del doppiaggio in dialetto parmigiano, realizzato nell'estate del 1996, tratto dal film "Ombre rosse" (1939) di John Ford. La voce di Ringo (John Wayne) è di Enrico Maletti


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martedì 13 gennaio 2009

E' morta all'età di 60 anni Mirella Magnani Petrolini, Difensore Civico di Parma per otto anni

(Testo solo in Italiano)
Giovedì 15 Gennaio, alla Villetta
si svolgeranno le esequie della cara:
Mirella Magnani
Già Difensore Civico del Comune di Parma

ADE, INTERPRETANDO I SENTIMENTI DELLA CITTADINANZA
E DEI COLLEGHI DEL COMUNE DI PARMA, ESPRIME IL PIU’ VIVO E COMMOSSO CORDOGLIO.

Enrico Maletti, Cristina Cabassa e lo staff di Parmaindialetto, sono vicini all'amico Enzo Petrolini e famiglia per la perdita della moglie Mirella Magnani.


RICORDO DI MIRELLA MAGNANI
Il modo migliore per ricordare, con grande nostalgia ed affetto, la carissima Mirella è quello di richiamare il Suo lavoro come Difensore Civico della nostra Città. Un lavoro sempre svolto nell’ottica del riavvicinamento dei cittadini alle istituzioni: accanto al lavoro “ordinario” di tutela dei diritti dei cittadini Mirella ha cercato anche di sviluppare una serie di progetti miranti a rendere più “vicine” e fruibili le Istituzioni, specie da parte delle persone con maggiori difficoltà di rapporto con gli Enti pubblici. Si tratta di iniziative che, per quanto limitate nel tempo e nelle dimensioni, hanno tuttavia la peculiarità di mettere a diretto contatto il cittadino e il suo problema con l’Ente cui spetta il compito di risolverlo. E’ questo il più bel ricordo che Mirella ci ha lasciato nella Sua instancabile attività a tutela dei più deboli. Qui di seguito pubblichiamo, integralmente, la Sua relazione alle attività svolte nell’anno 1999: a quasi dieci anni di distanza lo spirito, la verità e la freschezza del Suo “racconto” ce la fanno sentire, così come in effetti è, ancora con noi. Ciao, grazie cara Mirella.

1 commento:

Carletto Nesti ha detto...

ADE SpA – CIMITERI DI PARMA – Luoghi della Memoria

Domani, Giovedì 15 Gennaio, alla Villetta si svolgono le esequie della cara:

Mirella Magnani

Già Difensore Civico del Comune di Parma

ADE, INTERPRETANDO I SENTIMENTI DELLA CITTADINANZA E DEI COLLEGHI DEL COMUNE DI PARMA, ESPRIME IL PIU’ VIVO E COMMOSSO CORDOGLIO

RICORDO DI MIRELLA MAGNANI

l modo migliore per ricordare, con grande nostalgia ed affetto, la carissima Mirella è quello di richiamare il Suo lavoro come Difensore Civico della nostra Città. Un lavoro sempre svolto nell’ottica del riavvicinamento dei cittadini alle istituzioni: accanto al lavoro “ordinario” di tutela dei diritti dei cittadini Mirella ha cercato anche di sviluppare una serie di progetti miranti a rendere più “vicine” e fruibili le Istituzioni, specie da parte delle persone con maggiori difficoltà di rapporto con gli Enti pubblici. Si tratta di iniziative che, per quanto limitate nel tempo e nelle dimensioni, hanno tuttavia la peculiarità di mettere a diretto contatto il cittadino e il suo problema con l’Ente cui spetta il compito di risolverlo. E’ questo il più bel ricordo che Mirella ci ha lasciato nella Sua instancabile attività a tutela dei più deboli. Qui di seguito pubblichiamo, integralmente, la Sua relazione alle attività svolte nell’anno 1999: a quasi dieci anni di distanza lo spirito, la verità e la freschezza del Suo “racconto” ce la fanno sentire, così come in effetti è, ancora con noi. Ciao, grazie cara Mirella.

RELAZIONE ANNUALE DEL DIFENSORE CIVICO MIRELLA MAGNANI - ANNO 1999

La presente relazione copre l’attività da me svolta come Difensore Civico del Comune di Parma dall’inizio di maggio 1999, mese in cui ho assunto questo incarico a seguito della nomina da parte del Consiglio Comunale, al 31 dicembre dello stesso anno. Un tempo non lunghissimo, ma più che sufficiente a inquadrare con buona chiarezza le opportunità e le risorse, ma anche i limiti e i problemi, che caratterizzano oggi il contesto in cui si svolge l’attività del Difensore Civico.

Primo e maggiore di questi problemi (ma al tempo stesso grande opportunità per una piena valorizzazione di questa funzione) è la scarsa o del tutto assente fiducia del cittadino “medio” nei confronti delle Istituzioni in generale. In concreto, la persona che si rivolge al Difensore Civico o ha già tentato senza successo di ottenere giustizia (o almeno quella che lui reputa tale), ed è deluso e esasperato dai tanti tentativi risultati inutili, o addirittura non ha neppure chiesto spiegazioni all’ente da cui si sente danneggiato, sicuro com’è che si tratti di un passo inutile. Ma in entrambi i casi l’atteggiamento del cittadino ricorrente è quello dell’“ultima spiaggia”, oltre la quale non resta che arrendersi o intraprendere la strada della giustizia ordinaria.

Partendo da quanto sin qui detto, nei primi mesi di incarico come Difensore Civico di Parma, ho cercato prima di tutto di contribuire a ricostruire un rapporto di fiducia e di ascolto tra i cittadini e le istituzioni, favorita in questo dalla natura “super partes” della funzione da me ricoperta. Non vi è dubbio infatti che, tramontate o indebolite le forme tradizionali di mediazione tra società e politica, resti aperto una spazio assai ampio, una sorta di “terra di nessuno” nella quale è facile trovino spazio forme di contrapposizione che possono in certi casi diventare sterili e distruttive E’ quindi necessario individuare figure nuove o aggiornate di interlocutori che siano in grado di ascoltare i cittadini e di farsi carico delle loro richieste e istanze presso le diverse autorità, prima che i problemi diventino irrisolvibili e diano luogo a situazioni di incomunicabilità o di conflitto fine a se stesso.

Non a caso la figura del Difensore Civico è stata richiamata in diversi atti normativi di recente promulgazione, talvolta in modo discutibile (come l’attribuzione a tale organo di funzioni sanzionatorie e sostitutive), proprio perché si è riconosciuta la sua preziosa funzione di “mediatore” dei conflitti, oggi assolutamente necessaria. L’esperienza sul campo mi ha permesso infatti di verificare come spesso la causa della insoddisfazione e della sfiducia del cittadino nasca non tanto dal non avere ottenuto le risposte desiderate, ma dalla percezione - più o meno fondata - di non essere ascoltato e aiutato nella soluzione del suo problema e di trovarsi davanti il tristemente noto “mura di gomma” della burocrazia.

In quest’ottica di riavvicinamento dei cittadini alle istituzioni, accanto al lavoro “ordinario” di tutela dei diritti dei cittadini ho cercato di sviluppare una serie di progetti miranti a rendere più “vicine” e fruibili queste ultime (rubrica “Al problema”, Civibus, iniziative per gli adolescenti ), specie da parte delle persone con maggiori difficoltà di rapporto con gli Enti pubblici. Si tratta di iniziative che, per quanto limitate nel tempo e nelle dimensioni, hanno tuttavia la peculiarità di mettere a diretto contatto il cittadino e il suo problema con l’Ente cui spetta il compito di risolverlo.

Rubrica “Al problema”
Il progetto è nato da una proposta avanzata dal Difensore Civico ad una emittente radiofonica locale organizzare una rubrica nel corso della quale i cittadini possano formulare richieste su problemi di interesse pubblico e ricevere successivamente le risposte da pare dell’Ente responsabile in tempi ragionevoli. La proposta mira ad offrire ai cittadini, in particolare quelli (come gli anziani che si muovono e si relazionano con maggiore difficoltà, la possibilità di dialogare con le istituzioni in forme e con modalità più semplici e dirette di quelle abituali, nonché di rilevare quei piccoli problemi (le buche sulle strade, l’accumulo di rifiuti, ecc.) che sono spesso “invisibili” per gli Uffici ma rappresentano una fonte di lamentele e di insoddisfazione da parte dei cittadini.

L’iniziativa si articola nelle seguenti fasi:

> una prima serie di trasmissioni in diretta dedicate alle segnalazioni dei cittadini, che con modalità rispettose della privacy, espongono i problemi di rilevanza pubblica da essi individuati;

> azione dell’Ufficio del Difensore Civico, che, sulla base della registrazione degli interventi, affida agli Uffici del Comune o di altri Enti pubblici competenti la predisposizione delle risposte richieste

> l’intervento in trasmissione di un Dirigente o Assessore comunale, o del Responsabile U.R.P. di un’Azienda pubblica, nel corso della quale vengono date, sempre in diretta, le risposte alle domande di competenza. Qualche trasmissione è riservata all’intervento di un Amministratore o Dirigente per informare su iniziative e progetti di particolare interesse ed attualità

Oltre che dare la possibilità ai cittadini di comunicare direttamente con gli Enti e gli Uffici, la trasmissione si è rivelata assai utile anche per gli stessi Amministratori, in quanto consente una conoscenza del territorio e dei suoi problemi non filtrata da interessi di parte o precomprensioni ideologiche, e come tale assai difficile da ricavare con altri strumenti. Determinante per la buona riuscita dell’iniziativa è stata la figura del conduttore della rubrica radiofonica, persona assai popolare e capace di garantire un clima positivo e costruttivo grazie alla fiducia di cui gode tra gli ascoltatori.

“CIVIBUS”
Anche lo “Sportello itinerante del Difensore civico” si prefigge di superare il tradizionale rapporto “verticale” tra istituzioni e cittadini, a favore di una modalità comunicativa con la quale siano le prime a cercare ed incontrare le persone nei luoghi dove esse vivono e si incontrano. Concretamente, lo Sportello itinerante è un servizio allestito all’interno di un vecchio autobus fuori servizio, recuperato e riadattato per l’occasione. Sul mezzo, che sosterà periodicamente presso 4 mercati rionali della città, vi saranno il Difensore Civico e i rappresentanti degli Enti che collaborano all’iniziativa (Comune, TEP, AMPS, AMNU, Telecom, AUSL Parma, IACP). I cittadini che vogliono formulare domande o richieste salgono sull’autobus, accessibile anche ai disabili, dove il Difensore Civico li ascolta e fornisce risposte e indicazioni. Gli Enti che partecipano all’iniziativa intervengono quando la materia è di loro competenza, oppure per illustrare iniziative e progetti. Da questa pur sommaria descrizione dell’iniziativa è evidente la sua portata innovativa per ciò che riguarda il funzionamento delle istituzioni: da una parte, i Dirigenti e i funzionari vengono “spostati” dai loro Uffici e portati nel mezzo della vita quotidiana delle persone; dall’altra, anziché occuparsi ognuno del proprio settore di competenza, essi si trovano tutti insieme a rispondere alle domande dei cittadini, creando così nuove e originali forme di collaborazione e comunicazione interistituzionali. Nella realizzazione dell’iniziativa sono state coinvolte le Circoscrizioni interessate e le Scuole medie prossime ai mercati rionali, così da garantire al progetto la partecipazione delle realtà istituzionali presenti sul territorio.

Iniziative per gli adolescenti
Un’altra iniziativa è stata avviata partendo dalle constatazione che, mentre alcuni settori di popolazione - come i bambini e gli anziani - sono coinvolti in diverse attività, non altrettanto si può dire per la fascia di età corrispondente alla scuola media superiore (14-18 anni) che appare la più “invisibile” alle istituzioni e Agenzie formative non scolastiche.

Partendo da quanto previsto dalla Convenzione ONU sui diritti dei minori, si sono perciò avviate alcune iniziative rivolte specificamente alla fascia di età adolescenziale,. Ci si è proposti in particolare di aiutare i ragazzi a “familiarizzare” con il mondo delle istituzioni, facendo loro conoscere la figura del Difensore Civico e fornendo gli strumenti per una partecipazione attiva e consapevole alla vita della città. Non va tuttavia nascosto che tale sforzo è risultato assai faticoso e dai risultati ancora incerti: questo sia per la difficoltà incontrata nello stimolare gli adolescenti ad aprirsi alla realtà sociale, sia per la tendenza delle varie agenzie deputate al rapporto con i ragazzi a chiudersi nei propri progetti ed attività anziché “metterli in rete” e condividerli.

Tutte queste attività, oltre che alle proprie specifiche finalità, rispondono anche all’esigenza di dare visibilità alla funzione del Difensore Civico, che è ancora poco conosciuta e la cui capacità di diventare punto di riferimento per i cittadini, ma anche stimolo e interlocutore delle istituzioni, va pertanto costruita non solo con una buona capacità di gestire e risolvere i problemi ma anche con iniziative e attività “parallele”, come quelle sopra descritte. Sempre nell’ottica di una più diffusa conoscenza della figura del Difensore Civico come organo di tutela del cittadino di fronte alla Pubblica Amministrazione, ho pure proposto, finora senza esito, l’adozione di una Delibera comunale che preveda in ogni atto notificato l’inserimento dell’avviso che il destinatario può rivolgersi gratuitamente al Difensore Civico, specificando che tale richiesta e l’eventuale intervento di quest’ultimo non hanno effetto sul decorso dei termini per la proposizione dei ricorsi giurisdizionali o amministrativi.

Un altro importante obiettivo che mi sono proposta è di contribuire al miglioramento della trasparenza della Pubblica Amministrazione, che, nonostante alcuni passi in avanti negli ultimi anni, è ancora lontana dal corrispondere alle esigenze delle persone, specie per quanto riguarda la chiarezza e la comprensibilità delle norme (penso in particolare al delicato settore dei tributi). A tale fine credo sia importante che, partendo dal caso singolo, si arrivi ad un miglioramento complessivo delle modalità di funzionamento dei servizi.

Ad es., a partire dalla fine dello scorso anno, in considerazione dei ben noti disagi subiti dai contribuenti (lunghe code sia agli Uffici Comunali che a quelli del Territorio), ho fatto da tramite perché venisse stipulato un accordo, ormai quasi concluso, tra l’Amministrazione comunale e il Direttore dell’Ufficio Provinciale del Territorio (ex catasto) che consenta al Comune di utilizzare “in tempo reale” i dati catastali necessari per il calcolo dell’ICI. Tale operazioni, se opportunamente valorizzata, potrà inoltre portare a ricadute estremamente utili in termini di conoscenza del territorio e del patrimonio, con conseguenti facilitazioni nella gestione quotidiana di queste materie. Sempre in questa direzione è stata intrapresa recentemente un’iniziativa presso la Direzione provinciale delle Poste spa, a seguito della segnalazione di un cittadino che riferiva del grande disagio e preoccupazione da lui provati nel vedersi recapitare una busta recante come mittente gli Uffici Giudiziari, e che conteneva in realtà una semplice comunicazione dell’Ufficio del Territorio relativa all’aggiornamento degli atti catastali.

Accadeva infatti che, gli operatori postali utilizzassero per errore le buste destinate all’invio degli atti giudiziari per notificare quelli catastali, data la somiglianza dei due tipi di buste (entrambe di colore verde); L’intervento ha fatto sì che da parte dell’Ente Poste venissero adottate le misure necessarie perché l’errore non si ripetesse. Un’altra proposta a favore di una categoria di cittadini che si è ritenuto di avanzare è partita dalla constatazione dell’iniquità della norma sulla tassazione dei “fringe-benefit” dei mutui agevolati concessi ai dipendenti bancari. Infatti la lettera B) del comma 4 dell’art. 3 del D.L.vo 2 settembre 1997 n.314 prevedeva che “in caso di concessione di prestito si assume il 50% della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di sconto vigente al momento della concessione del prestito e l’importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi”. Si è pertanto interessato l’Ufficio legislativo del Ministero delle Finanze che ha provveduto alla modifica normativa. Infatti, il punto 4 del comma 1 dell’art. 13 – titolo IV del D.L.vo 3 dicembre 1999 n.505 modificativo del D.P.R. 917/86 -T.U. delle imposte sui redditi, recita testualmente: “nel comma 4, lettera b), che “le parole “vigente al momento della concessione del prestito” sono sostituite dalle seguenti: “vigenti al termine di ciascun anno”.

Ancora, ho potuto constatare che, per essere realmente al servizio dei cittadini, l’azione del Difensore Civico deve superare il livello “municipale”, cioè di interlocutore dell’amministrazione comunale e degli altri Ente a dimensione locale, per coinvolgere tutte le istituzioni che a vario titolo si rapportano con i cittadini, anche perché quanto più aumenta la “lontananza” anche fisica delle istituzioni tanto più le persone hanno difficoltà a rapportarsi con esse e in mancanza dell’intervento “autorevole” del Difensore Civico la soluzione dei problemi diventa quasi impossibile (e comunque arriva in tempi assolutamente inaccettabili). Emblematiche, da questo punto di vista, le sanzioni amministrative inflitte erroneamente ai possessori di auto da essi già vendute diversi anni prima, che, prima di essere annullate, si trascinano per tempi lunghissimi e anzi sono destinate senza l’intervento del Difensore Civico a rimanere quasi certamente in capo agli innocenti ex-proprietari.

Per quanto riguarda l’esito degli interventi attuati, si può stimare in circa 2/3 il numero di casi risolti almeno parzialmente
Nel 30% circa di richieste non andate a buon fine vi sono quelle che solo strada facendo si sono rivelate impraticabili e altre che fin dall’inizio erano apparse di difficile o impossibile accoglimento; talvolta me ne sono fatta carico su esplicita e pressante sollecitazione degli interessati, ai quali peraltro è stata chiaramente segnalata l’impossibilità di pervenire ad una soluzione positiva.

Verranno ora descritti alcuni casi che si sono ritenuti “esemplari” sia dal punto di vista dell’argomento trattato che della forma di collaborazione instauratasi con le Amministrazioni interessate. Si ritiene che essi possano offrire una gamma di situazioni e di problematiche in qualche modo rappresentative dell’intera attività del Difensore Civico nel periodo sopra indicato.

> Su segnalazione di un’Assistente sociale del Servizio minori dell’AUSL, è stato seguito il caso di una signora con figlia minore che non avendo pagato per diverso tempo le bollette del gas aveva subito la sospensione della relativa erogazione. Di conseguenza la signora ricorreva all’energia elettrica per tutte le esigenze domestiche, in particolare il riscaldamento, con conseguente aumento vertiginoso della bolletta ENEL e determinando anche una situazione di pericolo legata all’uso di fornellini. Il problema è stato risolto con la collaborazione dei diversi enti appositamente chiamati in causa dal Difensore Civico. E’ stato infatti ottenuto dall’AMPS, specie per la considerazione della presenza di una figlia minore, di rinunciare al conteggio degli interessi e di bloccare il debito al suo valore capitale, nonché di ripristinare l’erogazione del gas dietro l’impegno, di cui si è fatta carico l’AUSL, di pagare il debito pregresso.

> Il Difensore Civico si è anche impegnato a far mantenere l’alloggio di ERP ad una ragazza, sottoposta agli arresti domiciliari, cui sembrava venissero a mancare i requisiti di legge per godere di tale alloggio, rischiando così l’immediata carcerazione. In questa circostanza è stato determinante l’intervento richiesto del Ministero di Grazia e Giustizia quale garante dei necessari presupposti per il mantenimento dell’alloggio.

> E’ stato proposto con ricorrenza il caso di sanzioni amministrative notificate non agli attuali proprietari delle autovetture, residenti in Comuni lontani da Parma, ma al primo intestatario, che ne aveva regolarmente registrato la vendita e la relativa trascrizione al PRA. E’ stato infatti per la trascuratezza dell’agente municipale (ad es. di Napoli) che nostri concittadini tramite il Difensore Civico abbiano dovuto proporre ricorso al fine di ottenere sgravio dei ruoli già emessi.

> E’ stato anche trattato il caso di un cittadino di Parma a cui dalla Prefettura di Roma era stato opposto parere negativo al ricorso avverso una sanzione comminata per sosta vietata del suo ciclomotore in via Nazionale a Roma. In questo caso l’intervento del Difensore Civico è stato determinante al fine di convincere la predetta Prefettura a revocare il proprio provvedimento mediante atto di autotutela.

> Passando ad altro argomento, si segnala il caso di una signora anziana e sprovvista sia di autovettura che di patente chiamata a pagare la TARSU relativa al garage pertinente all’appartamento da lei occupato. Tale garage, tassato integralmente, veniva invece usato come ripostiglio. Su intervento del Difensore Civico è stata in realtà applicata la tariffa adeguata come ripostiglio, dopo che, previo accertamento, è stato riconosciuto che a tale uso era adibito il garage. All’Assessore competente è stato richiesto anche di dare le opportune istruzioni affinché questo valesse come principio anche per casi analoghi.

> E’ stato anche proposto il caso riguardante un bimbo sofferente di autismo al quale non era stato riconosciuto il numero di ore di sostegno sufficienti a coprire l’orario scolastico, determinando la grave e spiacevole circostanza che talvolta la scuola invitava i genitori a venirsi a riprendere il figlio per riportarselo a casa. Il Difensore Civico ha investito del caso il gruppo di lavoro del Provveditorato che si occupa del sostegno all’handicap nelle scuole. Il responsabile di questo gruppo ha imposto alla Direzione didattica della scuola interessata un aumento delle ore fino al tetto necessario per garantire un sostegno scolastico soddisfacente al bambino, che ora riesce a svolgere anche un programma adeguato alle sue esigenze.

> I Servizi Sociali avevano segnalato il caso di un invalido, sofferente di una grave forma di osteoporosi, che chiedeva con urgenza gli arretrati della pensione di invalidità per poter far fronte alla sua difficile situazione.. Il Difensore Civico, anche grazie alla conoscenza dei meccanismi che regolano tali procedure, ha ricevuto il massimo della collaborazione dai vari enti coinvolti (Prefettura, INPS), tant’è che dalla segnalazione ricevuta il venerdì si è arrivati al pagamento della somma spettante per arretrati il martedì successivo.

> Infine, una richiesta un po' particolare, a riprova della estrema varietà di casi e situazioni che il Difensore Civico tratta nel corso del suo lavoro. Un signore ha partecipato la scorsa estate alla registrazione di un gioco inserito in una puntata nella trasmissione “La Zingara” di Rai 1 registrata, vincendo una somma in denaro, che dopo diversi mesi non gli era stata ancora recapitata, forse perché la trasmissione era stata poi cancellata. Il Difensore Civico ha inviato al competente Ufficio della Rai il sollecito di pagamento, che è stato effettuato nelle settimane successive.

In altre occasioni, a rendere difficile la soluzione dei problemi proposti è invece l’arroganza di alcuni addetti preposti alla materiale trattazione delle pratiche. E’ infatti successo che, nonostante il parere favorevole espresso dall’organo politico, ancora non si pervenga ad una soluzione perché il funzionario esercita tutta una serie di dilazioni, talvolta ingiustificate, tendenti a vanificare il buon esito della pratica.

In proposito, è’ stata segnalata all’Assessore competente l’ostinazione nell’ “interpretare” alcune leggi procedendo ad accertamenti non previsti dalle normative, che di fatto hanno comportato ritardi e incertezze per i richiedenti.

Si coglie l’occasione per evidenziare che, in vista dell’applicazione della nuova “tariffa” in sostituzione della TARSU, è importante darne ampia e ripetuta informazione ai cittadini, soprattutto in via preventiva. Il Difensore Civico ha più volte invitato sia l’Assessore ai Tributi che gli altri Enti coinvolti nell’operazione a farsi carico di tale preoccupazione senza aspettare il momento dell’emissione delle prime fatturazioni .

Tutto il capitolo delle tassazioni comunali merita, a giudizio del Difensore Civico, più attenzione verso i cittadini, sia per talune decisioni rimaste a lungo in forse, sia sul piano delle informazioni, che dev’essere più capillare e tempestiva e meno incerta. Rimane però da sottolineare la piacevole scoperta di alcuni funzionari ben preparati e molto disponibili, anche se forse non adeguatamente valorizzati.

E’ da sottolineare sempre in positivo la particolare sensibilità e competenza dimostrata da alcuni Enti eroganti servizi pubblici sul territorio con i quali si è stretta una vera e propria collaborazione, quasi un “gruppo di lavoro” che ha portato anche a fare insieme valutazioni e sperimentazioni utili a tutti sulla rilevazione delle effettive e concrete necessità dei cittadini. Piace citare ad esempio l’ACI , l’AMNU , l’AMPS, lo IACP, l’INPS e la TEP.

Un altro aspetto che va evidenziato, in un settore frequentemente correlato con l’attività del Difensore Civico, è la difficoltà dell’attuale legislazione in campo sociale ed assistenziale a farsi carico di situazioni di disagio nuove o comunque non previste dalle forme codificate di intervento. Ciò determina della “zone grigie” nella quali l’utente in difficoltà non riesce a trovare un punto di riferimento certo e si rivolge perciò al Difensore Civico anche quando quest’ultimo non ha possibilità effettive di intervenire. Si segnala perciò la necessità che, in attesa di un adeguamento della legislazione in materia, vengano sperimentate a livello locale forme di assistenza sociale in grado di rispondere ai bisogni attualmente non coperti.

Va segnalato inoltre con soddisfazione come con la creazione dell’Agenzia per l’Ambiente sia stata realizzata una struttura capace di operare una sintesi delle diverse materie e dei molteplici problemi riguardanti l’ambiente, che in precedenza erano trattati da diversi soggetti tra loro separati e pertanto incapaci di scambiarsi le informazioni e pervenire ad una concreta soluzione dei problemi; questa innovazione organizzativa ha perciò prodotto un indubbio miglioramento sia nella capacità di ascolto delle richieste dei cittadini singoli o organizzati sia nella soluzione di diverse questioni ambientali.

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