"Al Condominni" poesia brillante in dialetto parmigiano di Bruno Pedraneschi,letta da Enrico Maletti

Estratto di un minuto del doppiaggio in dialetto parmigiano, realizzato nell'estate del 1996, tratto dal film "Ombre rosse" (1939) di John Ford. La voce di Ringo (John Wayne) è di Enrico Maletti


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mercoledì 13 giugno 2018

CHIEDO A TUTTI I PARMIGIANI DI LEGGERE QUESTO RICORDO SCRITTO DAL GIORNALISTA LORENZO SARTORIO A RICORDO DI ALBINO CALORI AMICO MIO E DI LORENZO

Albino persona che ha vissuto in ombra ma ha fatto tanto per chi lo ha conosciuto. Albino era nato a Parma in borgo Retto il 27 agosto 1950, io lo avevo preceduto di 2 giorni essendo nato il 25 agosto 1950 in via Pietro del Prato a poco più di 50 metri l'uno dall'altro le nostre mamme si conoscevano molto bene la sua la Signora Maria e la mia la Signora Natalina, con lui abbiamo frequentato le scuole elementari dalle Suore di San Benedetto nel quartiere Saffi. GLI AMICI DELL’ASSOCIAZIONE E DEL RICORDANO ALBINO CALORI.
Era un innamorato dei suoi monti, della storia delle nostre valli e dell’ amica terra di Lunigiana che amava tantissimo. Albino Calori è volato in cielo. Quel cielo che era solito ammirare dalle colline della sua Bzzano e sulle sacre cime dei monti apuano parmensi che amava molto. Serio e preparato nella sua professione, persona di vastissima cultura e di molteplici interessi, impegnava il proprio tempo libero in quelle ricerche storiche ed in quegli sudi che lo appassionavano tantissimo come, ad esempio, il rinvenimento dei cippi confinari tra le vallate del parmense e della Lunigiana. In compagnia dell’amico fotografo Loredano Leonardi si avventurava lungo i sentieri del nostro appennino alla ricerca di testimonianze, di frammenti, di antichi percorsi e di quelle pietre sulle quali ha transitato la storia illustre di queste valli battute da pellegrini, imperatori, re, regine, contrabbandieri di sale, briganti, monaci e commercianti. Autore di numerosi ed interessanti saggi sulla storia dell’appennino apuano-parmense, amava tantissimo la sua Bazzano, le pievi, le chiese, le case torri che caratterizzano questo suggestivo borgo collinare, non solo baciato dalla natura, ma anche accarezzato dalla storia. Fu tra i fondatori del e dell'associazione < Amici della Lunigiana Valle della Luna>, sodalizi ai quali offrì sempre il suo prezioso contributo culturale. Con un gruppo di amici studiosi dell’appennino tosco-emiliano, finchè la salute glielo ha consentito, era solito recasi a Pontremoli, non solo in occasione del o dell’accensione del tradizionale il 31 di gennaio, ma anche quando si svolgevano conferenze ed incontri tenuti dagli studiosi Giuseppe Benelli, Andrea Baldini e Germano Cavalli. Come pure era un abitué della pattuglia di parmigiani che, da ormai tanti anni, trascorre la tradizionale al dell’Apella di Licciana Nardi dove si tiene il suggestivo rito del solstizio d’estate. Carattere allegro, estrosissimo, dotato di fantasia e spiccata intelligenza, battuta sagace e sempre pronta, un’innata signorilità, Albino, amava tantissimo anche Parma ed in modo particolare via Saffi nella quale era nato e trascorse adolescenza e giovinezza. Era rimasto molto legato a quella ragnatela di borghi all’ombra del campanile della chiesa di San Benedetto. Di questa fettina di Parma conosceva storia, tradizioni, personaggi, colori, profumi e sapori tanto da avere offerto al cronista diversi spunti per raccontare alcune strade del quartiere nella pagina della Gazzetta. storico e la .

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