QUI SOTTO IL TESTO DEL MANIFESTO
"UNO SCEMPIO"
(Testo blu in italiano)
La Citadéla i l’àn s’ciomäda.
Le belle siepi di biancospino lilla, rose canine, prunus, d’ora
inanzi, saranno solo un ricordo per i numerosi fruitori del Parco cittadino in
questi giorni sottoposto ad una tosatura “da recluta”. Le lamentela tra la
gente che frequenta il parco non si contano, e, nei giorni scorsi, è pure
apparso un volantino firmato
La Citadéla i l’àn s’ciomäda.
Il béli sézi äd spén bjanch lilla, rózi canén’ni, prunus,
andànd avanti, i sràn sol un ricòrd p’r i numeróz frecuentatór dal Pärch citadén
in chi gióron chì mìss ala prova da ‘na tozäda
“da recluta”. Il lamentéli tra la génta ch’ l’à frecuénta al pärch i n’é s’
conton mìga, e, in-t-i gior’n indrè, è stè
mìss un volantén firmè (Tgnèmmos vìsst)
En. Ma.
UNO SCEMPIO
La
dissennata potatura delle piante e delle siepi della Cittadella, oltre avere eliminato alcune specie di piante che da anni abbellivano il
parco, come : rose canine,
biancospini, agrifogli, ligustri,ed una parte
della siepe di
lillà, porterà ad un' indubbia
mutazione del microclima del parco
stesso con un'elevazione notevole
della temperatura nel periodo
estivo. Inoltre, questa
potatura, altererà irrimediabilmente l'equilibrio dell'avi fauna presente nel parco, prima della potatura, con
una colonia di scoiattoli, pettirossi, ricci, cinciallegre e altre specie. Chi
condividesse queste riflessioni, è invitato
ad inviare lettere di proteste
indirizzate alla Gazzetta di
Parma per far conoscere il parere di
numerosi fruitori del parco che non hanno assolutamente condiviso
il progetto
dell'Amministrazione
Comunale che sta
riconsegnando alla città un parco spelacchiato
e ferito nelle sue più
suggestive postazioni come i bastioni. Una potatura
poteva e doveva essere
effettuata rispettando l'ambiente e seguendo soprattutto criteri scientifici di
conoscenze botaniche.
AMICI DELLA
CITTADELLA
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