Tgnèmmos vìsst
venerdì 29 giugno 2018
mercoledì 27 giugno 2018
" Ten D'Ascolt " 2018. Anche quest’anno è stata rappresentata con success la serata in scena nel cortile del pensionato della Congregazione Piccole Figlie. Oltre 700 parmigiani hanno assistito allo spettacolo “ Ten’ D’ascòlt “
" Ten D'Ascolt " 2018.
Anche quest’anno è stata rappresentata con success la serata in scena nel cortile del pensionato della Congregazione Piccole Figlie. Oltre 700 parmigiani hanno assistito allo spettacolo “ Ten’ D’ascòlt “ Presentato da Daniela Ferrari, con il “ Concerto Cantoni “ diretto dal Maestro Eugenio Martani, la fisarmonica di Corrado Medioli e quest’anno a loro si è unito il Coro Novecentum del CEM LIRA Parma . Lo spettacolo è stato a favore dell’Hospice Piccole Figlie. Perfetta l'organizzazione della Associazione Claudio Bonazzi pro Ospice Piccole Figlie,
curata da Antonio e Mimma Maselli.
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martedì 26 giugno 2018
Progetto “diciamolo in dialetto” incontro in dialetto con Isa Guastalla GIOVEDÌ 28 GIUGNO alle ore 18, presso la Famija Pramzàna Viale Vittoria, n. 6
Conduce l’incontro Giuseppe Mezzadri
Introduce
Giovanni Mori
Perché in dialetto
Giovanni Mori
Perché in dialetto
Relazioni
Isa Guastalla, docente di Italiano
Le sorti del dialetto nella storia
Le sorti del dialetto nella storia
Guido Michelini, docente di linguistica e dialettologia della nostra Università
L’odierna funzione del dialetto
L’odierna funzione del dialetto
Dibattito, conclusioni e distribuzione delle dispense
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venerdì 22 giugno 2018
LO "Dsèvod" DA PÀPA FRANCESCO...STUPENDO REGALO DI COMPLEANNO PER MAURIZIO TRAPELLI (Dsèvod) MASCHERA DI PARMA. PROPRIO OGGI HA RICEVUTO LA COMUNICAZIONE CHE IN AUTUNNO SARA' RICEVUTO IN VATICANO DA PÀPA FRANCESCO INSIEME AD UNA DELEGAZIONE DEL COMITATO MASCHERE ITALIANE DI CUI E' IL PRESIDENTE.
Bón complean a Maurizio Trapelli p'r i pramzàn al “Dsèvod” p'r i so prìmm 71 ani. Nasù ala nota äd San Zvàn proprja par la “Rozäda”
(Foto di Enrico Maletti)
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giovedì 21 giugno 2018
SERATA DA NON MANCARE. Martedì 26 giugno 2018 ore 20,30. Evento " Ten D'Ascolt " 2018.
Anche quest’anno metteremo in scena nel cortile del pensionato della Congregazione Piccole Figlie, lo spettacolo “ Ten’ D’ascòlt “ con il “ Concerto Cantoni “ , Corrado Medioli e quest’anno a loro si unirà il Coro Novecentum del CEM LIRA Parma.
Lo spettacolo è a favore dell’Hospice Piccole Figlie
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martedì 19 giugno 2018
Par la “Rozäda äd San Zvàn” La ricéta p’r i tordéj d’arbètta in djalètt Pramzàn
Ingredjént par la pasta:
Sesént gràm äd farén’na, cuàt’r óv, socuànt cuciär d’ àcua, un psigòt äd säl.
Ingredjént p’r al pjén:
Tarzént gràm d’ arbètti, tarzént gràm äd ricòta romàna, du giäld d’ óv, séntsincuànta gràm äd formàj gràna pramzàn bón razù.
Par consär:
Butér frèssch, formàj gràna pramzàn bón razù
Lavär bén bombén ilj arbètti, pò zbojintäria con pòch àcua, zgosäria e stricagnäria par tirär via tutt i resìddov d’ àcua e tridäria fén. Mèttor la ricòta in-t-na trén'na insèmma a ilj arbètti tridädi, i giäld d’óv, al säl e al formàj gràna pramzàn. Tastär al pjén par vèddor s’ l’ é bén savorì mèttrol in frìgo cuatè, preparär la fojäda sutìla. Ciapär al pjén e fär di mucc’ insìmma ala fojäda a pòca distànsa vón da ch' l’ ätor, pigär la pasta e schisärla con i dìd trà un mucc’ e ch' l’ätor, tajär i tordéj con la rodéla par la fojäda. Fär bòjjor l’àcua bén saläda in-t-na brónza e pò versär i tordéj in-t-la brónza. Mezdär con manéra e cuànd j én còt al dént tór via la brónza dal fógh. Con ‘na mess’cia foräda tiräria su poch ala volta e mèttoria a strät in-t-na supéra con ‘na spolvräda äd formàj gràna pramzàn e ‘na coläda äd butér fuz a fógh lént ogni strät. Sarvìria bén cäld. Rozäda äd San Zvàn Bón'na Rozäda.
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E.M.
IL BORGO CIRCOLO CULTURALE Vi ricordiamo l’incontro, organizzato in collaborazione con il Comune di Sala Baganza, “Odissea nello spaziotempo”, che si terrà mercoledì 20 giugno 2018 alle ore 21 nella Rocca Sanvitale di Sala Baganza (P.zza Gramsci 1)
Con lo scienziato parmigiano Michele Vallisneri e lo scrittore Jacopo Masini.
lunedì 18 giugno 2018
4 AMICI al bar? Massimo Guarenghi, Paolo Pessina, Enrico Maletti, Marino Ollari, al rinfresco dopo la presentazione del libro "Abbazie e Siti Cistercensi in Italia 1120-1218" presentato questa mattina presso l'Abbazia di San Martino dei Bocci o Valserena anche "Certosa di Parma"
Erano presenti anche gli amici Eugenio Caggiati, Giorgio Capelli, Renato Gaeta e Valerio Marchesi, tutti componenti del "Club del Cappuccino" che nel momento della foto erano in un altro tavolo.
Nella foto la copertina della guida di SILVIA TESTA e PIERO RIMOLDI.
Nella foto la copertina della guida di SILVIA TESTA e PIERO RIMOLDI.
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sabato 16 giugno 2018
Monumento "I du Brasè", la statua raffigura la lotta fra l'eroe mitologico Ercole e il gigante Anteo, è un monumento in rame del XVII secolo, oggi collocato al centro del cortile di Palazzo Cusani, a Parma
Una sua copia si trova in una nicchia del palazzo del Comune cittadino. Da non confondere con la foto storica di "I du Zbasè", Mauro Adorni e Enrico Maletti, due pezzi da 90 del dialetto parmigiano e parmense, tutti e due sotto al metro e sessanta.
"I du Brasè", Ercole e Anteo
"I du Zbasè", Mauro Adorni e Enrico Maletti
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venerdì 15 giugno 2018
giovedì 14 giugno 2018
mercoledì 13 giugno 2018
CHIEDO A TUTTI I PARMIGIANI DI LEGGERE QUESTO RICORDO SCRITTO DAL GIORNALISTA LORENZO SARTORIO A RICORDO DI ALBINO CALORI AMICO MIO E DI LORENZO
Albino persona che ha vissuto in ombra ma ha fatto tanto per chi lo ha conosciuto. Albino era nato a Parma in borgo Retto il 27 agosto 1950, io lo avevo preceduto di 2 giorni essendo nato il 25 agosto 1950 in via Pietro del Prato a poco più di 50 metri l'uno dall'altro le nostre mamme si conoscevano molto bene la sua la Signora Maria e la mia la Signora Natalina, con lui abbiamo frequentato le scuole elementari dalle Suore di San Benedetto nel quartiere Saffi. GLI AMICI DELL’ASSOCIAZIONE E DEL RICORDANO ALBINO CALORI.
Era un innamorato dei suoi monti, della storia delle nostre valli e dell’ amica terra di Lunigiana che amava tantissimo. Albino Calori è volato in cielo. Quel cielo che era solito ammirare dalle colline della sua Bzzano e sulle sacre cime dei monti apuano parmensi che amava molto. Serio e preparato nella sua professione, persona di vastissima cultura e di molteplici interessi, impegnava il proprio tempo libero in quelle ricerche storiche ed in quegli sudi che lo appassionavano tantissimo come, ad esempio, il rinvenimento dei cippi confinari tra le vallate del parmense e della Lunigiana. In compagnia dell’amico fotografo Loredano Leonardi si avventurava lungo i sentieri del nostro appennino alla ricerca di testimonianze, di frammenti, di antichi percorsi e di quelle pietre sulle quali ha transitato la storia illustre di queste valli battute da pellegrini, imperatori, re, regine, contrabbandieri di sale, briganti, monaci e commercianti. Autore di numerosi ed interessanti saggi sulla storia dell’appennino apuano-parmense, amava tantissimo la sua Bazzano, le pievi, le chiese, le case torri che caratterizzano questo suggestivo borgo collinare, non solo baciato dalla natura, ma anche accarezzato dalla storia. Fu tra i fondatori del e dell'associazione < Amici della Lunigiana Valle della Luna>, sodalizi ai quali offrì sempre il suo prezioso contributo culturale. Con un gruppo di amici studiosi dell’appennino tosco-emiliano, finchè la salute glielo ha consentito, era solito recasi a Pontremoli, non solo in occasione del o dell’accensione del tradizionale il 31 di gennaio, ma anche quando si svolgevano conferenze ed incontri tenuti dagli studiosi Giuseppe Benelli, Andrea Baldini e Germano Cavalli. Come pure era un abitué della pattuglia di parmigiani che, da ormai tanti anni, trascorre la tradizionale al dell’Apella di Licciana Nardi dove si tiene il suggestivo rito del solstizio d’estate. Carattere allegro, estrosissimo, dotato di fantasia e spiccata intelligenza, battuta sagace e sempre pronta, un’innata signorilità, Albino, amava tantissimo anche Parma ed in modo particolare via Saffi nella quale era nato e trascorse adolescenza e giovinezza. Era rimasto molto legato a quella ragnatela di borghi all’ombra del campanile della chiesa di San Benedetto. Di questa fettina di Parma conosceva storia, tradizioni, personaggi, colori, profumi e sapori tanto da avere offerto al cronista diversi spunti per raccontare alcune strade del quartiere nella pagina della Gazzetta. storico e la .
Era un innamorato dei suoi monti, della storia delle nostre valli e dell’ amica terra di Lunigiana che amava tantissimo. Albino Calori è volato in cielo. Quel cielo che era solito ammirare dalle colline della sua Bzzano e sulle sacre cime dei monti apuano parmensi che amava molto. Serio e preparato nella sua professione, persona di vastissima cultura e di molteplici interessi, impegnava il proprio tempo libero in quelle ricerche storiche ed in quegli sudi che lo appassionavano tantissimo come, ad esempio, il rinvenimento dei cippi confinari tra le vallate del parmense e della Lunigiana. In compagnia dell’amico fotografo Loredano Leonardi si avventurava lungo i sentieri del nostro appennino alla ricerca di testimonianze, di frammenti, di antichi percorsi e di quelle pietre sulle quali ha transitato la storia illustre di queste valli battute da pellegrini, imperatori, re, regine, contrabbandieri di sale, briganti, monaci e commercianti. Autore di numerosi ed interessanti saggi sulla storia dell’appennino apuano-parmense, amava tantissimo la sua Bazzano, le pievi, le chiese, le case torri che caratterizzano questo suggestivo borgo collinare, non solo baciato dalla natura, ma anche accarezzato dalla storia. Fu tra i fondatori del
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martedì 12 giugno 2018
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