(Testo blu in italiano)
(Testo giallo dialetto parmigiano)
Un'opera, , amata dai melomani e in modo particolare dai
verdiani. Un'opera che
ha sempre destato interesse e
suscitato emozioni ovviamente
per la musica ma anche per la
trama. Ed anche ieri sera, in Loggione, aleggiava un'atmosfera
(in verità un po' tesa) delle
grandi occasioni che preludono alle
grandi opere. Ottimi i giudizi sul tenore Meli, ma il baritono
Grassi, ingaggiato al posto del collega Caria, non è piaciuto al
Loggione < se il risérvi j én
acsì s'al fuss in-t-na scuädra äd balón i n' e' gh' fan fär njànch al
racatabali>.
L'antro della maga Ulrica
ospitava donne lascive in
atteggiamento inequivocabile < pu che 'na grota äd 'na maga la paräva la
taverna d'Arcore dal Cavaliér>. Una battuta sulla bella e
trasgressiva Amelia era d'obbligo
< Amelia la va a sercär in simitéri n’ erba ch’ l’à faga scordär, mo sénsa andär
tant lontan dal Regio s’ l’ à va in Pilota a ch’ l'óra
chì l'à ni’ n cata äd
manigòld chi véndon cla roba lì>.
Siamo nella scena del
ballo dove Renato cerca di
scoprire dietro quale costume si cela il
conte per ucciderlo con una pugnalata riscattando
così l'onore per il tradimento della moglie con Riccardo. Commento secco di uno storico loggionista dalla battuta sempre pronta <
fòrsi l'arìss fat méj, invéci äd
copärol con ‘na
pugnaläda s' al gh’
avìss dè ‘na cornäda. Al fadigäva meno>.
Un
discreto cast, comunque, anche se in
loggione si respira un'aria pesante dovuta ad un' assegnazione dei biglietti per l'anteprima che
. Non convince l'orchestra,
secondo alcuni loggionisti
e non ancora collaudata,
anzi immatura < la liga cme un
pér ägor>.
E il coro ? Non male che se
qualcuno fa notare che i più
bravi se ne sono andati < second mi con ilj ari ch’ a tira al fa la
fén dal Titanic>. Spassosa e tipicamente parmigiana una battuta su Oscar,
l'effeminato paggio del duca interpretato
dal bravo soprano Serena Gamberoni äd fär ménta ala maga, al Ducca, cuand
le da lù col so pag’, al fariss
méj a stär adrè al mur>. Comunque,
la faccenda dei biglietti ad alcuni loggionisti storici non è andata giù
e, al di là del giudizio sull'opera non entusiasmante < sät ch’ ò t' ò da dir ?
Sìnndich, zonta, toch
gròs dal Regio, chi gh’ vàgon lor a fär un bal in mascra mo
mìga chi in teator mo al carnväl äd Videgmér, ormäj a gh’ manca
poch. Bón’na nota>.
La
gente comincia a defluire dal tempio
ducale del melodramma compresi i loggionisti storici le cui figure svaniscono < in-t-la
fumära > della fredda nottata invernale.
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