Egregio Sig. Direttore.
In questi giorni ho letto sul suo giornale che Carletto Nesti ha rassegnato le dimissioni da Presidente di A.D.E. S.p.A. società del Comune di Parma che si occupa del servizio dei cimiteri. Nesti si è dovuto dimettere non solo per problemi di salute ma anche a causa dei cambiamenti avvenuti nella Giunta Comunale nei giorni scorsi. Ora non sono qui a criticare la scelta di questo cambiamento perché non sarei nemmeno in grado di poterlo fare, ma mi sento in dovere di comunicare ai Parmigiani lettori della Gazzetta l’operato di Carletto Nesti in questi cinque anni di Presidenza ADE. Colgo anche l’occasione di ringraziarlo per le cose che ha fatto nei Cimiteri di Parma, che sono sempre stati luoghi di riposo per i nostri defunti, e lui con la sua professionalità, coadiuvato dallo staff organizzativo che dirigeva, è stato capace di trasformare in un luogo di ritrovo e di aggregazione, rivalutando anche culturalmente questo posto ritenuto da sempre un campo santo e trasformandolo in un luogo della memoria di chi nel passato ha costruito Parma. Nesti ha capito che in una città come Parma senza il rispetto del passato non si può ottenere un gran futuro, è come costruire una casa senza fondamenta, “prìmma o po’ la da zò”. Ricordo in questi cinque anni di Presidenza di Nesti, i momenti trascorsi nell’inserire poesie e testi dialettali in occasione delle ricorrenze, come puntualmente nel periodo Natalizio per i poeti dialettali Renzo Pezzani, Alfredo Zerbini, Luigi Vicini, Bruno Lanfranchi e Bruno Pedraneschi, con la lettura di testi dialettali da parte di Ettorina Cacciani, Elvira Balestrazzi e il sottoscritto, per l’occasione della commemorazione del cinquantesimo della morte in agosto del 2006 dell’attore dialettale Italo Clerici, nello stesso giorno abbiamo ricordato anche l’Attore Alberto Montacchini, quel giorno d’agosto Nesti era riuscito a riempire la Villetta, sembrava quasi una prima al Teatro Regio, presente anche per l’occasione l’allora Sindaco di Parma Elvio Ubaldi. Da non dimenticare per il giorno dei morti le Sante Messe pomeridiane celebrate all’aperto davanti alla Chiesa del Cimitero, sia con Monsignor Cesare Bonicelli che con l’attuale Vescovo Monsignor Enrico Solmi, seguite dalla lettura da parte mia di un testo adatto ai giorni dei defunti rigorosamente in dialetto Parmigiano. La commemorazione di Baldassarre Molossi mitico direttore della Gazzetta di Parma per 35 anni, anche per l’occasione Nesti era riusito a trasformare la “Vilètta” come un teatro, presenti giornalisti, rappresentanti del Comune e tanti ma tanti “Pramzàn” che hanno voluto bene al “Diretór ädla Gazètta äd Pärma”, alla fine della Cerimonia davanti alla tomba di Padre Lino era stata letta la poesia di Renzo Pezzani “Padre Lino”. Le commemorazioni di Ildebrando Pizzetti, Luigi Battei, capostipite della Casa Editrice Battei che tutti gli anni sforna dei libri in dialetto Parmigiano e ancora oggi è diretta dal pronipote Antonio, il ricordo di Aurora Guarini, benemerita volontaria, conclusosi anche quello con brani dialettali e musicali con l’armonica a bocca di William Tedeschi. Da ricordare anche la ricorrenza che Nesti aveva ideato nel campo santo dove riposano i bambini, con la lettura della poesia di Fausto Bertozzi “Al camp di putén” con l’esibizione di un coro di giovani, le commemorazioni delle Associazioni Parmigiane, non le cito una alla volta altrimenti rischierei di dimenticarne qualcuna. Ultima grande manifestazione che ha riempito di “Pramzàn” il Cimitero è stata quella dell’inaugurazione della grotta di Lourdes, collocata proprio di fronte alla tomba di Padre Lino, per quell’occasione sono sincero, non ho mai visto tanta gente alla Villetta. Ora però egregio Direttore mi fermo, perché questi miei ricordi sembrano dedicati a una persone che non c’è più, invece Carletto Nesti è qui tra noi e ci rimarrà ancora per tanto tempo, “Fort cme ‘l trón”, fermo ai box per un controllo come una Ferrari pronta per partire e vincere un gran premio, perché da come se ne parla a Parma e spero che anche il nostro Sindaco Pietro Vignali la pensi allo stesso modo, fra poco tempo a Carletto Nesti sarà dato un’altro importante incarico perché di “Pramzàn dal sas” come questo ne ha bisogno tutta la città. Colgo l’occasione per augurare buon lavoro al nuovo Presidente A.D.E. che subentrerà al posto di Nesti, e di non dimenticare che in tante occasione di queste cerimonie è stato coinvolto a sfondo culturale anche il nostro amato vernacolo.
Enrico Maletti
Ideatore di http://parmaindialetto.blogspot.com/
In questi giorni ho letto sul suo giornale che Carletto Nesti ha rassegnato le dimissioni da Presidente di A.D.E. S.p.A. società del Comune di Parma che si occupa del servizio dei cimiteri. Nesti si è dovuto dimettere non solo per problemi di salute ma anche a causa dei cambiamenti avvenuti nella Giunta Comunale nei giorni scorsi. Ora non sono qui a criticare la scelta di questo cambiamento perché non sarei nemmeno in grado di poterlo fare, ma mi sento in dovere di comunicare ai Parmigiani lettori della Gazzetta l’operato di Carletto Nesti in questi cinque anni di Presidenza ADE. Colgo anche l’occasione di ringraziarlo per le cose che ha fatto nei Cimiteri di Parma, che sono sempre stati luoghi di riposo per i nostri defunti, e lui con la sua professionalità, coadiuvato dallo staff organizzativo che dirigeva, è stato capace di trasformare in un luogo di ritrovo e di aggregazione, rivalutando anche culturalmente questo posto ritenuto da sempre un campo santo e trasformandolo in un luogo della memoria di chi nel passato ha costruito Parma. Nesti ha capito che in una città come Parma senza il rispetto del passato non si può ottenere un gran futuro, è come costruire una casa senza fondamenta, “prìmma o po’ la da zò”. Ricordo in questi cinque anni di Presidenza di Nesti, i momenti trascorsi nell’inserire poesie e testi dialettali in occasione delle ricorrenze, come puntualmente nel periodo Natalizio per i poeti dialettali Renzo Pezzani, Alfredo Zerbini, Luigi Vicini, Bruno Lanfranchi e Bruno Pedraneschi, con la lettura di testi dialettali da parte di Ettorina Cacciani, Elvira Balestrazzi e il sottoscritto, per l’occasione della commemorazione del cinquantesimo della morte in agosto del 2006 dell’attore dialettale Italo Clerici, nello stesso giorno abbiamo ricordato anche l’Attore Alberto Montacchini, quel giorno d’agosto Nesti era riuscito a riempire la Villetta, sembrava quasi una prima al Teatro Regio, presente anche per l’occasione l’allora Sindaco di Parma Elvio Ubaldi. Da non dimenticare per il giorno dei morti le Sante Messe pomeridiane celebrate all’aperto davanti alla Chiesa del Cimitero, sia con Monsignor Cesare Bonicelli che con l’attuale Vescovo Monsignor Enrico Solmi, seguite dalla lettura da parte mia di un testo adatto ai giorni dei defunti rigorosamente in dialetto Parmigiano. La commemorazione di Baldassarre Molossi mitico direttore della Gazzetta di Parma per 35 anni, anche per l’occasione Nesti era riusito a trasformare la “Vilètta” come un teatro, presenti giornalisti, rappresentanti del Comune e tanti ma tanti “Pramzàn” che hanno voluto bene al “Diretór ädla Gazètta äd Pärma”, alla fine della Cerimonia davanti alla tomba di Padre Lino era stata letta la poesia di Renzo Pezzani “Padre Lino”. Le commemorazioni di Ildebrando Pizzetti, Luigi Battei, capostipite della Casa Editrice Battei che tutti gli anni sforna dei libri in dialetto Parmigiano e ancora oggi è diretta dal pronipote Antonio, il ricordo di Aurora Guarini, benemerita volontaria, conclusosi anche quello con brani dialettali e musicali con l’armonica a bocca di William Tedeschi. Da ricordare anche la ricorrenza che Nesti aveva ideato nel campo santo dove riposano i bambini, con la lettura della poesia di Fausto Bertozzi “Al camp di putén” con l’esibizione di un coro di giovani, le commemorazioni delle Associazioni Parmigiane, non le cito una alla volta altrimenti rischierei di dimenticarne qualcuna. Ultima grande manifestazione che ha riempito di “Pramzàn” il Cimitero è stata quella dell’inaugurazione della grotta di Lourdes, collocata proprio di fronte alla tomba di Padre Lino, per quell’occasione sono sincero, non ho mai visto tanta gente alla Villetta. Ora però egregio Direttore mi fermo, perché questi miei ricordi sembrano dedicati a una persone che non c’è più, invece Carletto Nesti è qui tra noi e ci rimarrà ancora per tanto tempo, “Fort cme ‘l trón”, fermo ai box per un controllo come una Ferrari pronta per partire e vincere un gran premio, perché da come se ne parla a Parma e spero che anche il nostro Sindaco Pietro Vignali la pensi allo stesso modo, fra poco tempo a Carletto Nesti sarà dato un’altro importante incarico perché di “Pramzàn dal sas” come questo ne ha bisogno tutta la città. Colgo l’occasione per augurare buon lavoro al nuovo Presidente A.D.E. che subentrerà al posto di Nesti, e di non dimenticare che in tante occasione di queste cerimonie è stato coinvolto a sfondo culturale anche il nostro amato vernacolo.
Enrico Maletti
Ideatore di http://parmaindialetto.blogspot.com/
(Nelle foto: Carletto Nesti davanti all'entrata della Cimitero Monumentale della Villetta, davanti alla tomba di Baldassarre Molossi per la ricorrenza dell'anniversario della morte del mitico direttore della Gazzetta di Parma, Carletto Nesti e Giuliano Molossi attuale direttore della Gazzetta di Parma)
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