(Testo blu in Italiano) (Testo giallo dialetto Parmigiano)
Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo
NEW YORK O.N.U. 10 DICEMBRE 1948 PARMA 10 DICEMBRE 2008
Il 10 dicembre del 1948 l’Organizzazione delle Nazioni Unite,
costituitasi il 24 ottobre 1945, approvò la Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani.
Il testo corrispondeva all’esigenza, maturata durante la seconda
guerra mondiale, d’inaugurare una stagione nella quale
i diritti degli individui sarebbero stati tutelati da una politica di
pace che avrebbe dovuto rifi utare negli anni a venire l’uso della
guerra e della forza per dirimere le controversie internazionali.
Per esprimere questi intendimenti, la Dichiarazione del 1948
non si limita, nel suo profi lo storico e ideale, a riassumere un
cammino di antica data che l’umanità ha compiuto durante il
suo cammino e di cui l’Illuminismo, la Rivoluzione francese, la
Carta atlantica del 1914 costituiscono le più dirette anticipazioni,
né rappresenta soltanto un modello di pronunciamento nel
quale i diritti degli individui siano riconosciuti aldilà delle idee,
degli appetiti e degli interessi di parte.
Essa ci indica anche un modo di pensare il nostro futuro sapendo
contemperare la libertà di e la libertà da, sapendo riconoscere
i diritti dei singoli individui, e delle collettività, quelle che
condividono un’etnia, una tradizione e una lingua e quelle che
nascono oggi per costruire la storia che sarà dei nostri fi gli.
La Dichiarazione è inoltre una pietra miliare per chi non è
disposto a credere che l’espressione secondo la quale tutti gli
uomini sono soggetti di diritto debba essere considerata un esito
del pensiero e dell’impegno civile.
Essa è piuttosto una vigorosa sollecitazione a individuare, in
ogni stagione e in ogni società, quei soggetti che reclamano, individualmente
e collettivamente, il riconoscimento di diritti che in
precedenza la società non aveva saputo riconoscere come tali.
Alessandro Bosi
Universita’ degli Studi di Parma
«Gli uomini nascono e muoiono uguali nei diritti»
• ARTICOLO 1 SIAMO TUTTI LIBERI ED UGUALI
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati
di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di
fratellanza.
• ARTICOLO 2 NON DISCRIMINARE
1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2) Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fi duciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.
• ARTICOLO 3 DIRITTO ALLA VITA
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
• ARTICOLO 4 NESSUNA SCHIAVITÙ
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.
• ARTICOLO 5 NESSUNA TORTURA
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni
crudeli, inumane o degradanti.
• ARTICOLO 6 HAI I TUOI DIRITTI OVUNQUE TU VADA
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità
giuridica.
• ARTICOLO 7 SIAMO TUTTI UGUALI DI FRONTE ALLA LEGGE
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.
• ARTICOLO 8 TUTTI I TUOI DIRITTI SONO PROTETTI DALLA LEGGE
Ogni individuo ha diritto ad un’effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.
• ARTICOLO 9 NESSUNA DETENZIONE INGIUSTA
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
• ARTICOLO 10 DIRITTO AL GIUDIZIO
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fi ne della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri nonché della fondatezza di ogni accusa penale gli venga rivolta.
• ARTICOLO 11 INNOCENTE FINCHÉ DIMOSTRATO
1) Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua
colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale
egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2) Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od
omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà deI pari essere infl itta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.
• ARTICOLO 12 DIRITTO ALLA PRIVACY
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita
privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesioni
del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato
dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
• ARTICOLO 13 DIRITTO DI LIBERTÀ DI MOVIMENTO
1) Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confi ni di ogni Stato.
2) Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.
• ARTICOLO 14 DIRITTO DI ASILO
1 ) Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
2) Questo diritto non potrà essere invocato qualora l’individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fi ni e ai principi delle Nazioni Unite.
• ARTICOLO 15 DIRITTO ALLA NAZIONALITÀ
1) Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. 2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
• ARTICOLO 16 DIRITTO DI MATRIMONIO E FAMIGLIA
1) Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.
2) Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei
futuri coniugi.
3) La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad
essere protetta dalla società e dallo Stato.
• ARTICOLO 17 DIRITTO DI PROPRIETÀ
1) Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune
con altri.
2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.
• ARTICOLO 18 LIBERTÀ DI PENSIERO
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.
• ARTICOLO 19 LIBERTÀ DI ESPRESSIONE
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
• ARTICOLO 20 DIRITTO DI PUBBLICA ASSEMBLEA
Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifi ca.
2) Nessuno può essere costretto a far parte di un’associazione.
• ARTICOLO 21 DIRITTO ALLA DEMOCRAZIA
1) Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2) Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici
impieghi del proprio paese.
3) La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura
equivalente di libera votazione.
• ARTICOLO 22 SICUREZZA SOCIALE
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale,
nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.
• ARTICOLO 23 DIRITTI DEI LAVORATORI
1) Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e
soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2) Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per
eguale lavoro.
3) Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4) Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei
propri interessi.
• ARTICOLO 24 DIRITTO DI GIOCARE
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.
• ARTICOLO 25 UN LETTO E CIBO PER TUTTI
1) Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita suffi ciente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2) La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.
• ARTICOLO 26 DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
1) Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2) L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana
ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3) I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro fi gli.
• ARTICOLO 27 DIRITTI D’AUTORE
1) Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifi co ed ai suoi benefi ci.
2) Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifi ca, letteraria e artistica di cui egli sia autore.
• ARTICOLO 28 UN MONDO LIBERO E GIUSTO
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.
• ARTICOLO 29 RESPONSABILITÀ
1 ) Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile
il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2) Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto
soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il
riconoscimento e rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le
giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una
società democratica.
3) Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in
contrasto con i fi ni e i principi delle Nazioni Unite.
• ARTICOLO 30 NESSUNO PUÒ TOGLIERTI I TUOI DIRITTI
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare
un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di
compiere un atto mirante alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libertà in essa enunciati.
Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo
NEW YORK O.N.U. 10 DICEMBRE 1948 PARMA 10 DICEMBRE 2008
Il 10 dicembre del 1948 l’Organizzazione delle Nazioni Unite,
costituitasi il 24 ottobre 1945, approvò la Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani.
Il testo corrispondeva all’esigenza, maturata durante la seconda
guerra mondiale, d’inaugurare una stagione nella quale
i diritti degli individui sarebbero stati tutelati da una politica di
pace che avrebbe dovuto rifi utare negli anni a venire l’uso della
guerra e della forza per dirimere le controversie internazionali.
Per esprimere questi intendimenti, la Dichiarazione del 1948
non si limita, nel suo profi lo storico e ideale, a riassumere un
cammino di antica data che l’umanità ha compiuto durante il
suo cammino e di cui l’Illuminismo, la Rivoluzione francese, la
Carta atlantica del 1914 costituiscono le più dirette anticipazioni,
né rappresenta soltanto un modello di pronunciamento nel
quale i diritti degli individui siano riconosciuti aldilà delle idee,
degli appetiti e degli interessi di parte.
Essa ci indica anche un modo di pensare il nostro futuro sapendo
contemperare la libertà di e la libertà da, sapendo riconoscere
i diritti dei singoli individui, e delle collettività, quelle che
condividono un’etnia, una tradizione e una lingua e quelle che
nascono oggi per costruire la storia che sarà dei nostri fi gli.
La Dichiarazione è inoltre una pietra miliare per chi non è
disposto a credere che l’espressione secondo la quale tutti gli
uomini sono soggetti di diritto debba essere considerata un esito
del pensiero e dell’impegno civile.
Essa è piuttosto una vigorosa sollecitazione a individuare, in
ogni stagione e in ogni società, quei soggetti che reclamano, individualmente
e collettivamente, il riconoscimento di diritti che in
precedenza la società non aveva saputo riconoscere come tali.
Alessandro Bosi
Universita’ degli Studi di Parma
«Gli uomini nascono e muoiono uguali nei diritti»
• ARTICOLO 1 SIAMO TUTTI LIBERI ED UGUALI
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati
di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di
fratellanza.
• ARTICOLO 2 NON DISCRIMINARE
1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2) Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fi duciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.
• ARTICOLO 3 DIRITTO ALLA VITA
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
• ARTICOLO 4 NESSUNA SCHIAVITÙ
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.
• ARTICOLO 5 NESSUNA TORTURA
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni
crudeli, inumane o degradanti.
• ARTICOLO 6 HAI I TUOI DIRITTI OVUNQUE TU VADA
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità
giuridica.
• ARTICOLO 7 SIAMO TUTTI UGUALI DI FRONTE ALLA LEGGE
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.
• ARTICOLO 8 TUTTI I TUOI DIRITTI SONO PROTETTI DALLA LEGGE
Ogni individuo ha diritto ad un’effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.
• ARTICOLO 9 NESSUNA DETENZIONE INGIUSTA
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
• ARTICOLO 10 DIRITTO AL GIUDIZIO
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fi ne della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri nonché della fondatezza di ogni accusa penale gli venga rivolta.
• ARTICOLO 11 INNOCENTE FINCHÉ DIMOSTRATO
1) Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua
colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale
egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2) Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od
omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà deI pari essere infl itta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.
• ARTICOLO 12 DIRITTO ALLA PRIVACY
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita
privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesioni
del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato
dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
• ARTICOLO 13 DIRITTO DI LIBERTÀ DI MOVIMENTO
1) Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confi ni di ogni Stato.
2) Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.
• ARTICOLO 14 DIRITTO DI ASILO
1 ) Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
2) Questo diritto non potrà essere invocato qualora l’individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fi ni e ai principi delle Nazioni Unite.
• ARTICOLO 15 DIRITTO ALLA NAZIONALITÀ
1) Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. 2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
• ARTICOLO 16 DIRITTO DI MATRIMONIO E FAMIGLIA
1) Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.
2) Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei
futuri coniugi.
3) La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad
essere protetta dalla società e dallo Stato.
• ARTICOLO 17 DIRITTO DI PROPRIETÀ
1) Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune
con altri.
2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.
• ARTICOLO 18 LIBERTÀ DI PENSIERO
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.
• ARTICOLO 19 LIBERTÀ DI ESPRESSIONE
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
• ARTICOLO 20 DIRITTO DI PUBBLICA ASSEMBLEA
Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifi ca.
2) Nessuno può essere costretto a far parte di un’associazione.
• ARTICOLO 21 DIRITTO ALLA DEMOCRAZIA
1) Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2) Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici
impieghi del proprio paese.
3) La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura
equivalente di libera votazione.
• ARTICOLO 22 SICUREZZA SOCIALE
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale,
nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.
• ARTICOLO 23 DIRITTI DEI LAVORATORI
1) Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e
soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2) Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per
eguale lavoro.
3) Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4) Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei
propri interessi.
• ARTICOLO 24 DIRITTO DI GIOCARE
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.
• ARTICOLO 25 UN LETTO E CIBO PER TUTTI
1) Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita suffi ciente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2) La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.
• ARTICOLO 26 DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
1) Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2) L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana
ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3) I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro fi gli.
• ARTICOLO 27 DIRITTI D’AUTORE
1) Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifi co ed ai suoi benefi ci.
2) Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifi ca, letteraria e artistica di cui egli sia autore.
• ARTICOLO 28 UN MONDO LIBERO E GIUSTO
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.
• ARTICOLO 29 RESPONSABILITÀ
1 ) Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile
il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2) Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto
soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il
riconoscimento e rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le
giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una
società democratica.
3) Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in
contrasto con i fi ni e i principi delle Nazioni Unite.
• ARTICOLO 30 NESSUNO PUÒ TOGLIERTI I TUOI DIRITTI
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare
un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di
compiere un atto mirante alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libertà in essa enunciati.
(Testo giallo dialetto Parmigiano)
60° anivarsäri ädla Dichiarasjón univarsäla di Dirìtt äd l’ómm NEW YORK O.N.U. 10 DZÉMBOR 1948 PÄRMA 10 DZÉMBOR 2008
Al 10 äd dzémbor dal 1948 l’Organizasjón dìl Nazjóni Unìdi,
ch'la s'é costituìda al 24 otòbbor 1945, l'à aprovè la Dichiarasjón Univarsäla
di Dirìtt Umàn.
Al tést al corispondäva a l’ezigénsa, maturäda durànt la secónda
gvéra mondjäla, d’inavgurär 'na stagjón in-t-la cuäla
i dirìtt äd la génta i sarìsson stè tutelè da 'na polìttica äd
päza ch' l' arìss dovù rifiutär in-t-i àni sucesìv l’ùz ädla
gvéra, ädla fòrsa par rimedjär dil controvérsi internasjonäli.
P'r esprìmmor chi intendimént chì, la Dichiarasjón dal 1948
l' a'n 's limita mìga in-t-al sò profìl stòrich e ideäl, a riasùmor un
camén d' antìga däta che l’umanitè l' à compiù durànt al
sò camén e con l’Iluminìzom, la Rivolusjón francéza, la
Cärta atlàntica dal 1914 i costituìsson il pù diréti anticipasjón
al 'n'in raprezénta soltànt un modél äd pronunciamént in-t-al
cuäl i dirìtt dìl parsón'ni j én riconosù dedlà djli idéi,
di apetìt e di intarés äd pärta.
Còste chì l'as'insìggna anca la manéra äd pensä al nòstor futùr e savér
contemprär la libartè di e la libartè da, e savér riconòssor
i dirìtt dil singòl parsón'ni e dìl coletivitè, còlli chi
condivìddon n’etnìa, 'na tradisjón e 'na lènngua e còlli chi
nàson incó par costruìr la stòrja ch' l'a srà di nòstor fjój.
La Dichiarasjón l'é inóltra 'na préda miljära par chi a'n 'n'é mìga
dispòst a crèddor che l’espresjón secónd la cuäla tutt
j òmmi j én sogét äd dirìtt l' àbja da ésor consideräda un ézit
dal pensér e äd l’impìggn civìl.
L'é putòst 'na vigoróza solecitasjón a individuär, in
tutt il stagjón e in tutt il socetè, ch' i sogétt ch'a reclàma, individualmént
e coletivamént, al riconosimént di dirìtt che in
precedénsa la socetè l' a 'n a mìga savù riconòssor cme tèj.
Alessandro Bosi
Univarsitè’' di Stùdi äd Pärma
“J òmmi i nàson e i móron tutt uguäj in-t-i dirìtt”
• ARTÌCCOL 1 (vón) SÈMMA TUTT LÌBOR E UGUÄJ
Tutt j ésor umàn i nàson lìbor e eguäj in dignitè e dirìtt. Lór j én dotè
äd ragjón e cosiénsa e i gh' han d' agìr vón vèrs ch' l'ätor in spìrit äd fradlànsa.
• ARTÌCCOL 2 (du) MÌGA DISCRIMINÄR
1) A ògni indivìddov spéta tutt i dirìtt e tutt il libartè dìtti in-t-la prezénta
Dichiarasjón, sénsa nisùnna distinsjón, par ragjón äd ràsa, äd colór, äd sés,
äd lénngua, äd religjón, d' opinjón polìtica o d' ätor gènor, d' orìggin nazjonäla o
socjäl, äd richèssa, äd nàsita o d' ätra condisjón.
2) Nisùna distinsjón l'a srà inóltra stabilìda su la bäsa dal statùt polìtich, giurìdich
o internasjónal dal Paéz o dal teritòri che 'na pärsón'na l' aparténa, sia che täl
teritòri al sìa indipendént, o sotopòst a l' aministrasjón fiduciärja o mìga avtònom,
o sogét a cualsiasi ätra limitasjón äd sovranitè.
• ARTÌCCOL 3 (trì) DIRÌTT ALA VÌTTA
Ògni indivìddov l' ha dirìt ala vìtta, ala libartè e ala sicurèssa ädla pròprja parsón'na.
• ARTÌCCOL 4 (cuàtor) NISÙNNA SC'IAVITÙ
Nisón indivìddov al podrà ésor tgnù in stät äd sc'iavitù o servitù; la sc'iavitù
e al comèrc' di schiäv i sràn proibì sòtta cualsìasi fórrma.
• ARTÌCCOL 5 (sìncov) NISÙNNA TORTÙRA
Nisón indivìddov al podrà ésor sotopòst a tortùra o a tratamént o a punisjón
catìvi , dizumàni o degradànti.
• ARTÌCCOL 6 (séz) A 'D GH'È I TÓ DIRÌT DA TUTT IL PÄRTI
Ógni indivìddov al gh' ha dirìt , da tutt il pärti, al riconosimént ädla sò parsonalitè giurìdica.
• ARTÌCCOL 7 (sètt) SÈMMA TUTT UGUÄL DAVÀNTI ALA LÉGIA
Tutti j én uguäl davànti ala légia e i gh' han al dirìt, sénsa nisùnna discriminasjón,
a 'na uguäla tutéla da pärta ädla légia. Tutt j han dirìt a 'na uguäla tutéla
cóntra ògni discriminasjón ch' la vàga cóntr ala prezénta Dichiarasjón cme cóntra cualsiasi incitamént a täla discriminasjón.
• ARTÌCCOL 8 (òt) TUTT I TÒ DIRÌT J ÉN PROTÉT DALA LÉGIA
Ògni indivìddov al gh' ha dirìt a n’efetìva posibilitè äd ricórs a i competént tribunäl nasjonäl cóntra adj àt chi vjólon i dirìt fondamentäl a lu riconosù dala costitusjón o dala légia.
• ARTÌCCOL 9 (nóv) NISÙNNA DETENSJÓN INGIÙSTA
Nisón indivìddov al podrà ésor arbitrariamént arestè, detenù o eziliè.
• ARTÌCCOL 10 (déz) DIRÌT AL GIUDÌSSI
Ògni indivìddov al gh' ha dirìt, in pozisjón äd pjén'na ugualiànsa, a 'na giùssta e pùblica udiénsa davànti a 'n tribunäl indipendént e imparsjäl, al fén ädla determinasjón di sò dirìt e di so dovér e anca in-t-la fondatèssa d' ògni acùza
penäl a gh' véna rivòlta.
• ARTÌCCOL 11 (vùnndoz) INOCÉNT FIN CH' L'É DIMOSTRÈ
1) Ògni indivìddov ch' l'é acusè d' un reät l'é prezùnt inocént infìnna che la sò
colpevolèssa l' a 'n sia städa proväda legalmént in-t-un pùbblich procés in-t-al cäul lu l'àbia avù tùtti il garansiì necesäri par la so diféza.
2) Nisón indivìddov al srà condanè p'r un comportamént comisìv o
omisìv che, al momént ch' l'é stè perpetuè, a 'n costituìssa mìga reät secónd
i dirìt intèron o secónd il dirìt internasjonäl. A 'n podrà mìga ésor
inflìt nisùnna péna superjóra a còlla aplicàbil al momént che al reät al sìa
stè comìs.
• ARTÌCCOL 12 ( dòdoz) DIRÌT ALA PRIVACY
Nisón indivìddov al podrà ésor sotopòst a interfarénsi arbiträri in-t-la so vìtta
priväda, in-t-la sò famiìa, in-t-la sò cà, in-t-la sò corispondénsa, né a lezjón
dal sò onór e ädla sò reputasjón. Ògni indivìddov al gh' ha dirìt a ésor tutelè
dala légia cóntra täli interferénsi o lezjón.
• ARTÌCCOL 13 (trèdoz) DIRÌT ÄD LIBARTÈ ÄD MOVIMÉNT
1) Ògni indivìddv l' ha dirìt ala libartè äd movimént e residénsa déntor i confén
d' ògni Stät.
2) Ògni indivìddov l' ha dirìt äd lasär cualsìasi paéz, inclùz al sò, e tornär
in-t-al pròpri paéz.
• ARTÌCCOL 14 (cuatòrdoz) DIRÌTT D' AZÌL
1 ) Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt äd sarcär e gòdor in -t- n' ätor paéz azìl dal persecusjón.
2) Còl dirìt chi al n'é podrà mìga ésor invochè cuànd l’indivìddov al sia realmént ricercchè par reät mìga polìttich o p'r asjón conträri ai fén e ai prinsìppi dil Nasjón Unìdi.
• ARTÌCCOL 15 (cuìnndoz) DIRÌT ALA NASJONALITÈ
Ògni indivìddov al gh' ha dirìt a 'na citadinànsa.
2) Nisón indivìddov al podrà ésor
arbitrariamént privè ädla so citadinànsa, né dal dirìt äd cambjär la citadinànsa.
• ARTÌCCOL 16 (sédoz) DIRÌT ÄD MATRIMÒNNI E FAMÍJA
1) Òmm e dònni in etè adàta i gh' han al dirìt äd spozäros e formär 'na famìja,
sénsa nisùnna limitasjón äd ràsa, citadinànsa o religjón. Lór i gh' han eguäj
dirìt rigvärd al matrimònni, durànt al matrimònni e a l’àt dal sò siolimént.
2) Al matrimònni al podrà ésor conclùz soltànt con al lìbor e pjén conséns di
futùr marì e mojéra.
3) La famìja l'é al pòst naturäl e fondamentäl ädla socetè e la gh'à al dirìt d' ésor
protéta dala socetè e dal Stät.
• ARTÌCCOL 17 (darsètt) DIRÌT ÄD PROPRIETÈ
1) Ògni indivìdov al gh' ha al dirìt d' avér 'na pròprietè so parsonäla o in cmón
con d' j ätor.
2) Nisón indivìddov al podrà ésor arbitrariamént privè ädla so proprietè.
• ARTÌCCOL 18 (dezdòt) LIBARTÈ ÄD PENSÉR
Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt ala libartè äd pensér, äd cosiénsa e religjón, täl dirìt al comprénda la libartè äd cambjär äd religjón äd crédo, e la libartè äd manifestär da lù o in cmón, e sia in pùbblich che in privè, la pròprja religjón o al pròpri crédo in-t-l' insegnamént, in-t-il pràtichi, in-t-al cùlt e in-t-l’ oservànsa di rìti.
• ARTÌCCOL 19 (deznóv) LIBARTÈ D' ESPRESjÓN
Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt ala libartè d' opinjón e d' espresjón inclùz al dirìt d' ésor mìga molestè par la pròprja opinjón e còlla äd sarcär ricévor e difóndor
informasjón e idéi travérs ògni méz e sénsa rigvärd a frontjéri.
• ARTÌCCOL 20 (vìnt) DIRÌT ÄD PÙBLICA ASEMBLÉA
Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt ala libartè äd riunjón e d' asociasjón pacìfica.
2) Nissón a pól ésor costrètt a fär pärta äd n’asociasjón.
• ARTÌCCOL 21 (vintón) DIRÌT ALA DEMOCRASJA
1) Ògni indivìddov al gh' ha dirìt äd partecipär al gvèron dal pròpri paéz, sia diretamét, sia travèrs raprezentànt liberamént sarnì.
2) Ògni indivìddov al gh' ha dirìt d' enträr in condisjón d' egualiànsa ai pùbblich
impìggn dal pròpri paéz.
3) La vlontè popolär l'é al fondamént äd l’autoritè dal gvèron ; täla vlontè la gh' ha da ésor esprésa travèrs perjòdich elesjón, efetuädi a vót univarsäl
ugväl, e a vót segrét, o secónd 'na procedùra ecuivalénta äd lìbera votasjón.
• ARTÌCCOL 22 (vintidù) SICURÈSSA SOCIÄLA
Ògni indivìddov, in cuànt componént ädla socetè, al gh' ha al dirìt ala sicurèssa sociäla, e ala realizasjón, travèrs al sfòrs nasjonäl e la cooperasjón internasjonäla
e in rapòrt con l’organizasjón e il risòrsi d' ógni Stät, di dirìt
econòmich sociäl e culturäl indispensàbil ala sò dignitè e al lìbor zvilùpp
ädla sò parsonalitè.
• ARTÌCCOL 23 (vintitrì) DIRÌT DI LAVORATÓR
1) Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt al lavór, ala lìbera sèlta äd l’impìggn, a giùsst e sodisfacénti condisjón äd lavór e ala protesjón cóntra la disocupasjón.
2) Ògni indivìddov, sénsa discriminasjón, gh' ha al dirìt a 'na retribisjón ugväla a ugväl lavór.
3) Ògni indivìddov ch' al lavóra al gh' ha dirìt a 'na remunerasjón giùssta e sodisfacénta ch' la dàga sicurèssa a lu stés e ala sò famìja n' ezisténsa ugväla ala dignitè umàna e integräda, se necesäri, da d' j ätor méz äd protesjón sociäla.
4) Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt äd fondär di sindacät e färogh pärta par la diféza di so intarés.
• ARTÌCCOL 24 (vinticuàtor) DIRÌT ÄD ZUGÄR
Ògni indivìddov al gh' ha dirìt al ripóz e al zvägh comprendént 'na ragionévol
limitasjón dilj óri äd lavór e féri d'ògni tànt e pagädi.
• ARTÌCCOL 25 (vintisìncov) UN LÉT E MAGNÄR PAR TUTT
1) Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt a 'n tenór äd vìtta suficént a garantìr la salùte e al benésor pròpri ädla sò famìja, con particolär rigvärd a l’alimentasjón
al vestiäri, a l’abitasjón, e al cùri mèdichi e a i sarvìssi sociäl necesäri; e al gh'
ha al dirìt ala sicurèssa in cäz äd disocupasjón, malatja, invaliditè vedovànsa,
v'cèra o in ógni ätor cäz äd pèrdita di méz äd susisténsa par circostànsi
indipendénti dala sò vlontè.
2) La maternitè e l’infànsja i gh' han dirìt a speciäli cùri e asisténsi. Tutt i putén
nasù in-t-al matrimònni o fóra dal stés, i gh' han da gòdor dil stési protesjón sociäli.
• ARTÌCCOL 26 (vintiséz) DIRÌT A L’ISTRUSJÓN
1) Ógni indivìddov al gh' ha dirìt a l’istrusjón. L’istrusjón la gh' ha da ésor a gràtis alméno par cuànt rigvärda il sc óli elementäri e fondamentäli. L’istrusjón elementära la gh'ha da ésor obligatòria . L’istrusj ón técnica e profesjonäla la gh'a da ésor mìssa ala portäda äd tùtt e l’istrusjón superióra la gh'a da ésor ugualmént acesìbbil a tùtti su la bàse dal mérit.
2) L’istrusjón la gh'a da ésor indirisäda al pjén zvilùpp ädla parsonalitè umàna
e al raforsamént dal rispét di dirìt äd l’ òmm e dil libartè fondamentäli.
La gh' ha da promóvor la comprensjón, la tolerànsa, l’amicìssja fra tùtti il Nasjón,
i grùp raziäl e religióz, e la gh'a da favorìr l’òpra dil Nasjón Unìdi p'r il
mantenimént ädla päza.
3) I genitór i gh' han dirìt äd prioritè in-t-al sarnìr al tìpo d' istrusjón da impartìr
ai sò fiój.
• ARTÌCCOL 27 (vintisèt) DIRÌT D’AVTÓR
1) Ògni indivìddov al gh' ha dirìt äd tór pärta liberamént ala vìtta culturäla ädla
comunitè, äd gòdor dilj ärti e partecipär al progrés sientiìfich e ai sò
benefìssi.
2) Ògni indivìddov al gh' ha dirìt ala protesjón di intarés moräl e materiäl derivànt da ògni produsjón sientìfica, leterärja e artìsstica basta ch' al sìa l' avtór.
• ARTÌCCOL 28 (vintòt) UN MÓND LÌBOR E GIÙSST
Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt a n' órdin socjäl e internasjonäl indòvva i dirìt e il libartè mìssi in cla Dichiarasjón chì i pólon ésor pienamént realizè.
• ARTÌCCOL 29 (vintinóv) RESPONSABILITÈ
1 ) Ògni indivìddov al gh' ha di dovér vèrs la comunitè, indòvva soltànt l'é posìbbil
al lìbor e pjén zvilùp ädla sò parsonalitè.
2) In-t-l' esercìssi di sò dirìt e dil so libartè, onjón al gh' ha da ésor sotopòst
soltànt a ch' il limitasjón chì, ch' j én stabilìdi dala légia p'r asicurär al
riconosimént e rispét di dirìt e dil libartè äd ch' j ätor e par sodisfär il
giùssti ezigénsi äd moräla, äd l’órdin pùbblich e dal benésor generäl in-t-na
socetè democràtica.
3) Chi dirìt e ch' il libartè chì , i 'n pólon mìga in nisón cäz ésor ezercitè in
contràst con i fén e i prinsìppi dil Nasjón Unìdi.
• ARTÌCCOL 30 (trénta) NISÓN AL PÓL TIRÄROT VIA I TÒ DIRÌT
Njénta in-t-la prezénta Dichiarasjón la pól ésor interpretäda in-t-al séns d' implicär un dirìt d' un cualùncue Stät, grùp o parsón'na d' esercitär n’ativitè o äd
compìr un àt mirànt ala distrusjón äd socuànt di dirìt e dil libartè mìs in còl scrìt
chì.
(Tgnèmmos vìsst)
(Pramzàn dal sas)
Al 10 äd dzémbor dal 1948 l’Organizasjón dìl Nazjóni Unìdi,
ch'la s'é costituìda al 24 otòbbor 1945, l'à aprovè la Dichiarasjón Univarsäla
di Dirìtt Umàn.
Al tést al corispondäva a l’ezigénsa, maturäda durànt la secónda
gvéra mondjäla, d’inavgurär 'na stagjón in-t-la cuäla
i dirìtt äd la génta i sarìsson stè tutelè da 'na polìttica äd
päza ch' l' arìss dovù rifiutär in-t-i àni sucesìv l’ùz ädla
gvéra, ädla fòrsa par rimedjär dil controvérsi internasjonäli.
P'r esprìmmor chi intendimént chì, la Dichiarasjón dal 1948
l' a'n 's limita mìga in-t-al sò profìl stòrich e ideäl, a riasùmor un
camén d' antìga däta che l’umanitè l' à compiù durànt al
sò camén e con l’Iluminìzom, la Rivolusjón francéza, la
Cärta atlàntica dal 1914 i costituìsson il pù diréti anticipasjón
al 'n'in raprezénta soltànt un modél äd pronunciamént in-t-al
cuäl i dirìtt dìl parsón'ni j én riconosù dedlà djli idéi,
di apetìt e di intarés äd pärta.
Còste chì l'as'insìggna anca la manéra äd pensä al nòstor futùr e savér
contemprär la libartè di e la libartè da, e savér riconòssor
i dirìtt dil singòl parsón'ni e dìl coletivitè, còlli chi
condivìddon n’etnìa, 'na tradisjón e 'na lènngua e còlli chi
nàson incó par costruìr la stòrja ch' l'a srà di nòstor fjój.
La Dichiarasjón l'é inóltra 'na préda miljära par chi a'n 'n'é mìga
dispòst a crèddor che l’espresjón secónd la cuäla tutt
j òmmi j én sogét äd dirìtt l' àbja da ésor consideräda un ézit
dal pensér e äd l’impìggn civìl.
L'é putòst 'na vigoróza solecitasjón a individuär, in
tutt il stagjón e in tutt il socetè, ch' i sogétt ch'a reclàma, individualmént
e coletivamént, al riconosimént di dirìtt che in
precedénsa la socetè l' a 'n a mìga savù riconòssor cme tèj.
Alessandro Bosi
Univarsitè’' di Stùdi äd Pärma
“J òmmi i nàson e i móron tutt uguäj in-t-i dirìtt”
• ARTÌCCOL 1 (vón) SÈMMA TUTT LÌBOR E UGUÄJ
Tutt j ésor umàn i nàson lìbor e eguäj in dignitè e dirìtt. Lór j én dotè
äd ragjón e cosiénsa e i gh' han d' agìr vón vèrs ch' l'ätor in spìrit äd fradlànsa.
• ARTÌCCOL 2 (du) MÌGA DISCRIMINÄR
1) A ògni indivìddov spéta tutt i dirìtt e tutt il libartè dìtti in-t-la prezénta
Dichiarasjón, sénsa nisùnna distinsjón, par ragjón äd ràsa, äd colór, äd sés,
äd lénngua, äd religjón, d' opinjón polìtica o d' ätor gènor, d' orìggin nazjonäla o
socjäl, äd richèssa, äd nàsita o d' ätra condisjón.
2) Nisùna distinsjón l'a srà inóltra stabilìda su la bäsa dal statùt polìtich, giurìdich
o internasjónal dal Paéz o dal teritòri che 'na pärsón'na l' aparténa, sia che täl
teritòri al sìa indipendént, o sotopòst a l' aministrasjón fiduciärja o mìga avtònom,
o sogét a cualsiasi ätra limitasjón äd sovranitè.
• ARTÌCCOL 3 (trì) DIRÌTT ALA VÌTTA
Ògni indivìddov l' ha dirìt ala vìtta, ala libartè e ala sicurèssa ädla pròprja parsón'na.
• ARTÌCCOL 4 (cuàtor) NISÙNNA SC'IAVITÙ
Nisón indivìddov al podrà ésor tgnù in stät äd sc'iavitù o servitù; la sc'iavitù
e al comèrc' di schiäv i sràn proibì sòtta cualsìasi fórrma.
• ARTÌCCOL 5 (sìncov) NISÙNNA TORTÙRA
Nisón indivìddov al podrà ésor sotopòst a tortùra o a tratamént o a punisjón
catìvi , dizumàni o degradànti.
• ARTÌCCOL 6 (séz) A 'D GH'È I TÓ DIRÌT DA TUTT IL PÄRTI
Ógni indivìddov al gh' ha dirìt , da tutt il pärti, al riconosimént ädla sò parsonalitè giurìdica.
• ARTÌCCOL 7 (sètt) SÈMMA TUTT UGUÄL DAVÀNTI ALA LÉGIA
Tutti j én uguäl davànti ala légia e i gh' han al dirìt, sénsa nisùnna discriminasjón,
a 'na uguäla tutéla da pärta ädla légia. Tutt j han dirìt a 'na uguäla tutéla
cóntra ògni discriminasjón ch' la vàga cóntr ala prezénta Dichiarasjón cme cóntra cualsiasi incitamént a täla discriminasjón.
• ARTÌCCOL 8 (òt) TUTT I TÒ DIRÌT J ÉN PROTÉT DALA LÉGIA
Ògni indivìddov al gh' ha dirìt a n’efetìva posibilitè äd ricórs a i competént tribunäl nasjonäl cóntra adj àt chi vjólon i dirìt fondamentäl a lu riconosù dala costitusjón o dala légia.
• ARTÌCCOL 9 (nóv) NISÙNNA DETENSJÓN INGIÙSTA
Nisón indivìddov al podrà ésor arbitrariamént arestè, detenù o eziliè.
• ARTÌCCOL 10 (déz) DIRÌT AL GIUDÌSSI
Ògni indivìddov al gh' ha dirìt, in pozisjón äd pjén'na ugualiànsa, a 'na giùssta e pùblica udiénsa davànti a 'n tribunäl indipendént e imparsjäl, al fén ädla determinasjón di sò dirìt e di so dovér e anca in-t-la fondatèssa d' ògni acùza
penäl a gh' véna rivòlta.
• ARTÌCCOL 11 (vùnndoz) INOCÉNT FIN CH' L'É DIMOSTRÈ
1) Ògni indivìddov ch' l'é acusè d' un reät l'é prezùnt inocént infìnna che la sò
colpevolèssa l' a 'n sia städa proväda legalmént in-t-un pùbblich procés in-t-al cäul lu l'àbia avù tùtti il garansiì necesäri par la so diféza.
2) Nisón indivìddov al srà condanè p'r un comportamént comisìv o
omisìv che, al momént ch' l'é stè perpetuè, a 'n costituìssa mìga reät secónd
i dirìt intèron o secónd il dirìt internasjonäl. A 'n podrà mìga ésor
inflìt nisùnna péna superjóra a còlla aplicàbil al momént che al reät al sìa
stè comìs.
• ARTÌCCOL 12 ( dòdoz) DIRÌT ALA PRIVACY
Nisón indivìddov al podrà ésor sotopòst a interfarénsi arbiträri in-t-la so vìtta
priväda, in-t-la sò famiìa, in-t-la sò cà, in-t-la sò corispondénsa, né a lezjón
dal sò onór e ädla sò reputasjón. Ògni indivìddov al gh' ha dirìt a ésor tutelè
dala légia cóntra täli interferénsi o lezjón.
• ARTÌCCOL 13 (trèdoz) DIRÌT ÄD LIBARTÈ ÄD MOVIMÉNT
1) Ògni indivìddv l' ha dirìt ala libartè äd movimént e residénsa déntor i confén
d' ògni Stät.
2) Ògni indivìddov l' ha dirìt äd lasär cualsìasi paéz, inclùz al sò, e tornär
in-t-al pròpri paéz.
• ARTÌCCOL 14 (cuatòrdoz) DIRÌTT D' AZÌL
1 ) Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt äd sarcär e gòdor in -t- n' ätor paéz azìl dal persecusjón.
2) Còl dirìt chi al n'é podrà mìga ésor invochè cuànd l’indivìddov al sia realmént ricercchè par reät mìga polìttich o p'r asjón conträri ai fén e ai prinsìppi dil Nasjón Unìdi.
• ARTÌCCOL 15 (cuìnndoz) DIRÌT ALA NASJONALITÈ
Ògni indivìddov al gh' ha dirìt a 'na citadinànsa.
2) Nisón indivìddov al podrà ésor
arbitrariamént privè ädla so citadinànsa, né dal dirìt äd cambjär la citadinànsa.
• ARTÌCCOL 16 (sédoz) DIRÌT ÄD MATRIMÒNNI E FAMÍJA
1) Òmm e dònni in etè adàta i gh' han al dirìt äd spozäros e formär 'na famìja,
sénsa nisùnna limitasjón äd ràsa, citadinànsa o religjón. Lór i gh' han eguäj
dirìt rigvärd al matrimònni, durànt al matrimònni e a l’àt dal sò siolimént.
2) Al matrimònni al podrà ésor conclùz soltànt con al lìbor e pjén conséns di
futùr marì e mojéra.
3) La famìja l'é al pòst naturäl e fondamentäl ädla socetè e la gh'à al dirìt d' ésor
protéta dala socetè e dal Stät.
• ARTÌCCOL 17 (darsètt) DIRÌT ÄD PROPRIETÈ
1) Ògni indivìdov al gh' ha al dirìt d' avér 'na pròprietè so parsonäla o in cmón
con d' j ätor.
2) Nisón indivìddov al podrà ésor arbitrariamént privè ädla so proprietè.
• ARTÌCCOL 18 (dezdòt) LIBARTÈ ÄD PENSÉR
Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt ala libartè äd pensér, äd cosiénsa e religjón, täl dirìt al comprénda la libartè äd cambjär äd religjón äd crédo, e la libartè äd manifestär da lù o in cmón, e sia in pùbblich che in privè, la pròprja religjón o al pròpri crédo in-t-l' insegnamént, in-t-il pràtichi, in-t-al cùlt e in-t-l’ oservànsa di rìti.
• ARTÌCCOL 19 (deznóv) LIBARTÈ D' ESPRESjÓN
Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt ala libartè d' opinjón e d' espresjón inclùz al dirìt d' ésor mìga molestè par la pròprja opinjón e còlla äd sarcär ricévor e difóndor
informasjón e idéi travérs ògni méz e sénsa rigvärd a frontjéri.
• ARTÌCCOL 20 (vìnt) DIRÌT ÄD PÙBLICA ASEMBLÉA
Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt ala libartè äd riunjón e d' asociasjón pacìfica.
2) Nissón a pól ésor costrètt a fär pärta äd n’asociasjón.
• ARTÌCCOL 21 (vintón) DIRÌT ALA DEMOCRASJA
1) Ògni indivìddov al gh' ha dirìt äd partecipär al gvèron dal pròpri paéz, sia diretamét, sia travèrs raprezentànt liberamént sarnì.
2) Ògni indivìddov al gh' ha dirìt d' enträr in condisjón d' egualiànsa ai pùbblich
impìggn dal pròpri paéz.
3) La vlontè popolär l'é al fondamént äd l’autoritè dal gvèron ; täla vlontè la gh' ha da ésor esprésa travèrs perjòdich elesjón, efetuädi a vót univarsäl
ugväl, e a vót segrét, o secónd 'na procedùra ecuivalénta äd lìbera votasjón.
• ARTÌCCOL 22 (vintidù) SICURÈSSA SOCIÄLA
Ògni indivìddov, in cuànt componént ädla socetè, al gh' ha al dirìt ala sicurèssa sociäla, e ala realizasjón, travèrs al sfòrs nasjonäl e la cooperasjón internasjonäla
e in rapòrt con l’organizasjón e il risòrsi d' ógni Stät, di dirìt
econòmich sociäl e culturäl indispensàbil ala sò dignitè e al lìbor zvilùpp
ädla sò parsonalitè.
• ARTÌCCOL 23 (vintitrì) DIRÌT DI LAVORATÓR
1) Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt al lavór, ala lìbera sèlta äd l’impìggn, a giùsst e sodisfacénti condisjón äd lavór e ala protesjón cóntra la disocupasjón.
2) Ògni indivìddov, sénsa discriminasjón, gh' ha al dirìt a 'na retribisjón ugväla a ugväl lavór.
3) Ògni indivìddov ch' al lavóra al gh' ha dirìt a 'na remunerasjón giùssta e sodisfacénta ch' la dàga sicurèssa a lu stés e ala sò famìja n' ezisténsa ugväla ala dignitè umàna e integräda, se necesäri, da d' j ätor méz äd protesjón sociäla.
4) Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt äd fondär di sindacät e färogh pärta par la diféza di so intarés.
• ARTÌCCOL 24 (vinticuàtor) DIRÌT ÄD ZUGÄR
Ògni indivìddov al gh' ha dirìt al ripóz e al zvägh comprendént 'na ragionévol
limitasjón dilj óri äd lavór e féri d'ògni tànt e pagädi.
• ARTÌCCOL 25 (vintisìncov) UN LÉT E MAGNÄR PAR TUTT
1) Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt a 'n tenór äd vìtta suficént a garantìr la salùte e al benésor pròpri ädla sò famìja, con particolär rigvärd a l’alimentasjón
al vestiäri, a l’abitasjón, e al cùri mèdichi e a i sarvìssi sociäl necesäri; e al gh'
ha al dirìt ala sicurèssa in cäz äd disocupasjón, malatja, invaliditè vedovànsa,
v'cèra o in ógni ätor cäz äd pèrdita di méz äd susisténsa par circostànsi
indipendénti dala sò vlontè.
2) La maternitè e l’infànsja i gh' han dirìt a speciäli cùri e asisténsi. Tutt i putén
nasù in-t-al matrimònni o fóra dal stés, i gh' han da gòdor dil stési protesjón sociäli.
• ARTÌCCOL 26 (vintiséz) DIRÌT A L’ISTRUSJÓN
1) Ógni indivìddov al gh' ha dirìt a l’istrusjón. L’istrusjón la gh' ha da ésor a gràtis alméno par cuànt rigvärda il sc óli elementäri e fondamentäli. L’istrusjón elementära la gh'ha da ésor obligatòria . L’istrusj ón técnica e profesjonäla la gh'a da ésor mìssa ala portäda äd tùtt e l’istrusjón superióra la gh'a da ésor ugualmént acesìbbil a tùtti su la bàse dal mérit.
2) L’istrusjón la gh'a da ésor indirisäda al pjén zvilùpp ädla parsonalitè umàna
e al raforsamént dal rispét di dirìt äd l’ òmm e dil libartè fondamentäli.
La gh' ha da promóvor la comprensjón, la tolerànsa, l’amicìssja fra tùtti il Nasjón,
i grùp raziäl e religióz, e la gh'a da favorìr l’òpra dil Nasjón Unìdi p'r il
mantenimént ädla päza.
3) I genitór i gh' han dirìt äd prioritè in-t-al sarnìr al tìpo d' istrusjón da impartìr
ai sò fiój.
• ARTÌCCOL 27 (vintisèt) DIRÌT D’AVTÓR
1) Ògni indivìddov al gh' ha dirìt äd tór pärta liberamént ala vìtta culturäla ädla
comunitè, äd gòdor dilj ärti e partecipär al progrés sientiìfich e ai sò
benefìssi.
2) Ògni indivìddov al gh' ha dirìt ala protesjón di intarés moräl e materiäl derivànt da ògni produsjón sientìfica, leterärja e artìsstica basta ch' al sìa l' avtór.
• ARTÌCCOL 28 (vintòt) UN MÓND LÌBOR E GIÙSST
Ògni indivìddov al gh' ha al dirìt a n' órdin socjäl e internasjonäl indòvva i dirìt e il libartè mìssi in cla Dichiarasjón chì i pólon ésor pienamént realizè.
• ARTÌCCOL 29 (vintinóv) RESPONSABILITÈ
1 ) Ògni indivìddov al gh' ha di dovér vèrs la comunitè, indòvva soltànt l'é posìbbil
al lìbor e pjén zvilùp ädla sò parsonalitè.
2) In-t-l' esercìssi di sò dirìt e dil so libartè, onjón al gh' ha da ésor sotopòst
soltànt a ch' il limitasjón chì, ch' j én stabilìdi dala légia p'r asicurär al
riconosimént e rispét di dirìt e dil libartè äd ch' j ätor e par sodisfär il
giùssti ezigénsi äd moräla, äd l’órdin pùbblich e dal benésor generäl in-t-na
socetè democràtica.
3) Chi dirìt e ch' il libartè chì , i 'n pólon mìga in nisón cäz ésor ezercitè in
contràst con i fén e i prinsìppi dil Nasjón Unìdi.
• ARTÌCCOL 30 (trénta) NISÓN AL PÓL TIRÄROT VIA I TÒ DIRÌT
Njénta in-t-la prezénta Dichiarasjón la pól ésor interpretäda in-t-al séns d' implicär un dirìt d' un cualùncue Stät, grùp o parsón'na d' esercitär n’ativitè o äd
compìr un àt mirànt ala distrusjón äd socuànt di dirìt e dil libartè mìs in còl scrìt
chì.
(Tgnèmmos vìsst)
(Pramzàn dal sas)
1 commento:
Bravo Maletti! Trovo "spettacolare" l'idea di tradurre in lingua parmigiana la Dichiarazione dei diritti dell'uomo. Può diventare una specie di "libro di testo" per chi vuole imparare, o rispolverare, il parmigiano. Achille Mezzadri
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