(Testo solo in Italiano)
Ade si unisce alle iniziative delle Istituzioni per celebrare la
“Giornata della Memoria 2009”
(27 Gennaio: Giornata della Memoria 2009)
con una breve commemorazione che avrà luogo:
DOMENICA 25 Gennaio alle ore 10,30
presso il Cimitero Ebraico della Villetta
Accanto alla lapide che ricorda il sacrificio dei concittadini (fra i quali diversi bambini) deportati e morti nei campi di concentramento, verrà deposto un omaggio floreale per tutte le vittime della Shoah.
Verranno inoltre ricordate le figure di:
Rolando Vigevani e
Pellegrino Riccardi,
insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni”
Alle ore 11,00 in tutto il Cimitero verrà osservato un minuto di silenzio
Ade si unisce alle iniziative delle Istituzioni per celebrare la
“Giornata della Memoria 2009”
(27 Gennaio: Giornata della Memoria 2009)
con una breve commemorazione che avrà luogo:
DOMENICA 25 Gennaio alle ore 10,30
presso il Cimitero Ebraico della Villetta
Accanto alla lapide che ricorda il sacrificio dei concittadini (fra i quali diversi bambini) deportati e morti nei campi di concentramento, verrà deposto un omaggio floreale per tutte le vittime della Shoah.
Verranno inoltre ricordate le figure di:
Rolando Vigevani e
Pellegrino Riccardi,
insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni”
Alle ore 11,00 in tutto il Cimitero verrà osservato un minuto di silenzio
Rolando Vigevani
nasce il 28 giugno 1903. Laureatosi in legge, esercita a Parma l'attività di avvocato; dal 1938 è connotato "di razza ebraica". Si occupa a lungo della DELASEM (Delegazione Assistenza Emigranti dell'Unione Comunità Israelitiche Italiane) per incarico dell'avvocato Valobra di Genova, delegato nazionale; si prende cura dei profughi ebrei italiani e iugoslavi rifugiatisi nella provincia di Parma. Dopo l'8 settembre, dopo una "visita" dei nazisti nella sua casa di campagna, si nasconde con la moglie Enrica, incinta di quattro mesi, il figlioletto Tullo, la cognata Luciana Amar, presso amici fidati cambiando spesso abitazione. Il 30 settembre, con l'aiuto di Pellegrino Riccardi, pretore di Fornovo, e dell'avvocato Candian ottiene per sé e i familiari documenti falsi e lettere di presentazione che gli permettono di lasciare Parma e trovare accoglienza e aiuto a Milano. Qui, infatti, i fuggiaschi fanno sosta e si mettono in contatto con amici dell'avvocato Candian, i quali troveranno il modo di far raggiungere la Svizzera a Vigevani, alla moglie e alla cognata. Il piccolo Tullo rimane affidato alle cure di Pellegrino Riccardi e famiglia finchè giungerà il momento opportuno per il suo espatrio. Il 3 ottobre i tre riparano in Svizzera dove si fermeranno, raggiunti fortunosamente dal piccolo Tullo dopo quattro mesi, fino alla Liberazione. In seguito la famiglia Vigevani si trasferisce in Brasile, e qui rimane per anni, fino al ritorno a Parma, dove Rolando diventa presidente della locale Comunità israelitica. Muore il 26 marzo 1971.
nasce il 28 giugno 1903. Laureatosi in legge, esercita a Parma l'attività di avvocato; dal 1938 è connotato "di razza ebraica". Si occupa a lungo della DELASEM (Delegazione Assistenza Emigranti dell'Unione Comunità Israelitiche Italiane) per incarico dell'avvocato Valobra di Genova, delegato nazionale; si prende cura dei profughi ebrei italiani e iugoslavi rifugiatisi nella provincia di Parma. Dopo l'8 settembre, dopo una "visita" dei nazisti nella sua casa di campagna, si nasconde con la moglie Enrica, incinta di quattro mesi, il figlioletto Tullo, la cognata Luciana Amar, presso amici fidati cambiando spesso abitazione. Il 30 settembre, con l'aiuto di Pellegrino Riccardi, pretore di Fornovo, e dell'avvocato Candian ottiene per sé e i familiari documenti falsi e lettere di presentazione che gli permettono di lasciare Parma e trovare accoglienza e aiuto a Milano. Qui, infatti, i fuggiaschi fanno sosta e si mettono in contatto con amici dell'avvocato Candian, i quali troveranno il modo di far raggiungere la Svizzera a Vigevani, alla moglie e alla cognata. Il piccolo Tullo rimane affidato alle cure di Pellegrino Riccardi e famiglia finchè giungerà il momento opportuno per il suo espatrio. Il 3 ottobre i tre riparano in Svizzera dove si fermeranno, raggiunti fortunosamente dal piccolo Tullo dopo quattro mesi, fino alla Liberazione. In seguito la famiglia Vigevani si trasferisce in Brasile, e qui rimane per anni, fino al ritorno a Parma, dove Rolando diventa presidente della locale Comunità israelitica. Muore il 26 marzo 1971.
Pellegrino Riccardi
nasce il 12 dicembre 1905 a Langhirano (PR). Laureatosi in legge, dopo qualche anno di pratica forense, entra in magistratura nel 1931; diventa pretore e, dopo alcuni trasferimenti, passa a Fornovo Taro (PR), dove rimane fino al 1949. Nel 1928, praticante nello studio dell'avvocato Isi, conosce l'avvocato Rolando Vigevani col quale instaura un rapporto di fraterna amicizia, che non si interrompe, anzi cresce e si rafforza, dopo l'emanazione delle leggi razziali e dopo l'8 settembre 1943. E' proprio dopo questa data che Riccardi dà prova della sua amicizia: aiuta la famiglia Vigevani ad espatriare, con il valido contributo dell'avvocato professor Aurelio Candian, docente all'università di Milano, anch'egli antifascista. Anche altri ebrei di Parma e provincia hanno usufruito dell'aiuto disinteressato di Riccardi, che ha continuato a mettere a rischio la propria vita per i suoi ideali politici e umanitari. Nell'agosto del 1944 entra a far parte del CLN provinciale di Parma; dopo la fine della guerra abbandona la politica per dedicarsi all'attività giudiziaria a Parma, in tribunale, prima come giudice della sezione penale e poi come presidente della stessa. Per un anno fu anche a Milano come giudice di Corte d’appello. Nel 1970 Riccardi andò in pensione lasciando la magistratura ordinaria.
nasce il 12 dicembre 1905 a Langhirano (PR). Laureatosi in legge, dopo qualche anno di pratica forense, entra in magistratura nel 1931; diventa pretore e, dopo alcuni trasferimenti, passa a Fornovo Taro (PR), dove rimane fino al 1949. Nel 1928, praticante nello studio dell'avvocato Isi, conosce l'avvocato Rolando Vigevani col quale instaura un rapporto di fraterna amicizia, che non si interrompe, anzi cresce e si rafforza, dopo l'emanazione delle leggi razziali e dopo l'8 settembre 1943. E' proprio dopo questa data che Riccardi dà prova della sua amicizia: aiuta la famiglia Vigevani ad espatriare, con il valido contributo dell'avvocato professor Aurelio Candian, docente all'università di Milano, anch'egli antifascista. Anche altri ebrei di Parma e provincia hanno usufruito dell'aiuto disinteressato di Riccardi, che ha continuato a mettere a rischio la propria vita per i suoi ideali politici e umanitari. Nell'agosto del 1944 entra a far parte del CLN provinciale di Parma; dopo la fine della guerra abbandona la politica per dedicarsi all'attività giudiziaria a Parma, in tribunale, prima come giudice della sezione penale e poi come presidente della stessa. Per un anno fu anche a Milano come giudice di Corte d’appello. Nel 1970 Riccardi andò in pensione lasciando la magistratura ordinaria.
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