Tgnèmmos vìsst
lunedì 14 settembre 2020
Si è inaugurata la mostra nel Battistero di Parma “Antelami a Parma” “il avoro dell'uomo, il tempo della terra”. I dodici mesi e le due stagioni di Benedetto Antelami dal loggiato sono scese a terra e si possono vedere quasi negli occhi. I mesi e le stagioni raffigurano i segni zodiacali e personaggi al lavoro sono immagini innovative, ricche di particolari con un' attenta descrizione degli utensili, delle piante, de frutti ecc. scolpiti secondo un realistico naturalismo. Simboleggiano soprattutto il lavoro agricolo e stagionale che segnano il tempo dell'anno, così come ogni giornata è ritmato dal suono delle campane, che indicano le ore del dì e le ore della preghiera “Ora et labora” (regola di San Benedetto). Ecco l'opera dell'Antelami può essere letta anche solo alla luce di questa esortazione. Nelle prime sette statue sono raffigurati tutti personaggi giovani, mentre nelle ultime persone mature. Le statue rappresentano contadini che svolgono i lavori dei campi corrispondenti al mese, ad eccezione di Aprile che ha abiti regali, Maggio che rappresenta un uomo a cavallo con in mano un falcetto. Particolare è anche la statua di Gennaio un uomo vecchio seduto che si scalda al fuoco ed è bifronte che richiama Giano in quanto è il mese (secondo il calendario civile) la conclusione di un anno e l'inizio dell'altro. Le stagoni presenti sono la primavera e l'inverno mancano l'estate e l'autunno. Il lavoro venne interrotto, forse a causa della morte di Benedetto Antelami o per suo allontanamento e il progetto iniziale rimase incompiuto. (Testo e foto di Cristina Cabassa).
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