Chi mi conosce sa che di solito quando
pubblico qualche cosa lo faccio nel nostro “Bél Djalètt Pramzàn”
ma questa volta sono talmente AMAREGGIATO per i fatti che il Parma
calcio e la NOSTRA PARMA stanno subendo in questi giorni che non mi
viene la voglia di tradurre in dialetto quello che scrivo. Non mi
sento in grado di dare dei giudizi e attendo i responsi del processo,
però vedo che noi parmigiani siamo talmente “massacrati” che mi
chiedo se qualcuno ce l'ha con noi e con la nostra Parma che in tanti
ci invidiano. Mi viene da pensare che abbiamo dei “conti nascosti”
in sospeso con qualcuno, che in un modo o nell'altro ce li vuole fare
pagare. Pensando così mi viene in mente la “famosa frase storica”
di Giulio Andreotti che diceva: “A PENSARE MALE DEGLI ALTRI SI FA
PECCATO, MA SPESSO SI INDOVINA”...Le uniche parole in dialetto in
questo scritto sono (Sperèmma al bén).
Tgnèmmos vìsst
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